L’ambiente può rivestire un ruolo molto importante sulla funzionalità delle ghiandole endocrine. Numerose sostanze di origine industriale presenti nell’ambiente sono In grado di interferire ed alterare l’equilibrio del sistemi ormonali sia nelle specie animali che nell’uomo. Queste sostanze che prendono il nome di Interferenti endocrini possono indurre alterazioni (ad esempio. Infertilità nella vita adulta) non visibili al momento della nascita.
Nell’uomo giocano un ruolo rilevante in alcune patologie quali malformazioni congenite dei neonati, sviluppo di tumori endocrinl (tiroide, ovaio), ritardo nello sviluppo sessuale e alterazione del sistema Immunitario. Se ne è parlato diffusamente ieri a Padova durante il convegno “Inquinamento ambientale e malattie endocrine”, organizzato da Isde (Associazione medici per l’ambiente). Ame (Associazione medici endocrinologi) e dalla Scuola veneta di Medicina generale con il patrocinio dell’Ordine dei medici e del Comune di Padova. «Lo scopo dell’Incontro – ha spiegato Agostine Paoletta, referente regionale Ame Veneto e Trentino Alto Adige – è quello di promuovere una più approfondita conoscenza su tema, stimolando un dibattito tra esperti anche al fine d’individuare le necessarie azioni e politiche di vera prevenzione primaria. L’interesse della comunità scientifica e amministrativa nei confronti degli effetti sulla salute umana e sull’ambiente dovuti all’esposizione ad interferenti endocrini è sensibilmente aumentato in questo ultimo decennio, perché queste sostanze possono agire in fasi particolari del ciclo vitale, colpendo fasce maggiormente vulnerabili della popolazione»
Il Gazzettino – 19 giugno 2016