Sono centinaia i falsi miti che avvelenano la nostra salute: vaccini, farmaci, alimentazione, stili di vita, sesso. Ingigantiti dalla babele del web, dalla mancanza di cultura scientifica, da un passaparola antico e incontrollabile, dove si mischiano paure, ipotesi senza fondamento, convinzioni e dicerie. Il ministero della Salute per sfatare più falsi miti possibile, ha riunito scienziati, esperti, professori, pazienti, medici, ricercatori nell’evento con testimonial del cinema, della musica, della letteratura, dello sport, con le loro storie personali.
“I falsi miti sono un danno per la salute e ne siamo pieni: dai vaccini che provocano l’ autismo alle ultime vicende di Stamina”. Lo ha detto il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, aprendo a Roma la giornata di confronto ‘”La sanità in Italia: falsi miti e vere eccellenze” fra istituzioni, mondo scientifico, organi di stampa e cittadini sulla potenza dei luoghi comuni in sanità a danno della nostra salute per sfatare più falsi miti possibile, contrapponendovi verità scientifiche e proponendo le eccellenze di cui il nostro Paese è ricco.
Ne parlano, secondo una formula inedita, scienziati, esperti, professori, pazienti, medici, ricercatori. Più di cento superesperti, direttori, professori e ricercatori. E testimonial del cinema, della musica, della letteratura, dello sport, con le loro storie personali
“La salute – ha detto il Ministro – travalica ogni appartenenza di genere, sociale, religiosa. È qualcosa che ci accomuna tutti e proprio per questo non possiamo perdere tempo su falsità senza valore, dobbiamo concentrarci su problemi reali. Migliaia di persone con Stamina hanno creduto in una cura che non esisteva, fino all’intervento della magistratura. E ancora oggi conduciamo una battaglia contro il falso mito dei vaccini che provocano l’autismo. Ma i vaccini son l’abc della salute.”
Il Ministro Lorenzin ha sottolineato, inoltre, come “sia un falso mito che in Italia si spende troppo per la sanità: spediamo meno di tutti. Ed è un falso mito che spendiamo troppo in farmaci. Il Fondo sanitario nazionale è legato al Pil – ha detto – è una percentuale e abbiamo bisogno di aumentare questa percentuale. Il Servizio sanitario nazionale ha dato molto al Paese e dal prossimo anno dovrà ricevere qualcosa. Pur mantenendo il rigore e facendo in modo che neanche un euro venga rubato in sanità perché questo è un crimine morale. Il servizio sanitario italiano è stato per decenni il migliore al mondo ed adesso fra i primi tre. Dobbiamo tendere a salire e non a diventare il quarto”.
Dopo l’intervento del Ministro, ha introdotto i lavori della mattina un’intervista doppia tra un medico, Walter Ricciardi, e l’attore Nino Frassica, sui falsi miti legati agli stili di vita, alla prevenzione, alla sessualità e la testimonianza del cantante Luca Barbarossa.
Episodi quali l’ingiustificata demonizzazione delle vaccinazioni, la diffusione di false speranze riguardo a metodi terapeutici non validati o, ancora, le incertezze sull’efficienza dei nostri sistemi di controllo, amplificati in particolare dai nuovi media, richiedono un forte intervento dell’Autorità pubblica, che ha tra le sue responsabilità primarie quella di fornire corrette informazioni ai cittadini.
‘Non sai mai cosa ci fanno mangiare’. Alla veterinaria è dedicata una sessione dedicata ai falsi miti e ai luoghi comuni nell’alimentazione. Il convegno è organizzato in più sessioni, ognuna sfata una falso mito:
“Alla salute ci penserò domani”
“Non sai mai cosa ci fanno mangiare”
“La mia dieta la gestisco io”
“Con sanità che ci troviamo è meglio non ammalarsi”
“I vaccini fanno bene solo a chi li produce, un antibiotico al giorno leva il medico di torno”
“Gli immigrati portano le malattie”
“Non si spendono soldi per la ricerca e i cervelli migliori scappano all’esterno”
“Donare gli organi? E chi si fida?
“Le malattie mentali non si curano”
Le medicine costano troppo e lo stato non fa nulla
I farmaci generici sono una bufala
La stessa siringa costa diversamente al Nord e al Sud
L’evento si chiude con la tavola rotonda su “Cultura scientifica e responsabilità dell’informazione: il caso stamina”.
22 aprile 2015