Torino. Zooprofilattico, il bando è da rifare: la nuova legge cambia requisiti direttore. Retroscena scontro Griglio-Caramelli
Tutto da rifare. Per la nomina a direttore generale dell’Istituto zooprofilattico di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta si riparte da zero. Vale a dire da un nuovo bando. Questa la decisione del presidente Roberto Cota e dell’assessore alla sanità Paolo Monferino. Una nuova legge statale stabilisce requisiti rinnovati per i direttori generali degli istituti inter-regionali e dopo il parere negativo espresso dalla Regione Liguria, che in una lettera polemica di fine luglio aveva accusato il Piemonte di aver disatteso la richiesta di un incontro e ribadito la necessità di un dialogo preventivo per una scelta condivisa, piazza Castello ha deciso di accantonare le scelte passate e passare a una nuova selezione. Così nei giorni scorsi è partita una comunicazione alle altre due regioni chiedendo se sono d’accordo per un nuovo bando. Leggi tutto l’articolo di Repubblica. Intanto emergono indiscrezioni sui retroscena politici della vicenda
Venti di Guerra tra Liguria e Piemonte. Cota vuole Griglio, Pd e Udc la Caramelli
ItaliaOggi – 24 agosto 2012
Venti di guerra tra Piemonte e Liguria per la nomina del direttore generale dell’istituto zooprofilattico di Torino, con Claudio Burlando che rovina i piani del collega Roberto Cota e scende in campo per difendere la candidata cara all’Udc, Maria Caramelli. L’intesa Pd-Udc avanza in tutta Italia e cerca di travolgere tutto ciò che gli rema contro facendosi quasi un sol partito.
Così dopo l’alleanza siglata per le elezioni regionali siciliane, un nuovo caso è scoppiato nel Nordovest. Esattamente per la nomina dell’istituto zooprofilattico sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta attualmente retto dall’interim della Caramelli, da 20 anni nella struttura e da tre direttore sanitario. Cota, consigliato dalla sua fidatissima Elena Maccanti, aveva indicato come direttore Bartolomeo Griglio, professore a contratto a veterinaria e coordinatore dell’ente regionale per la sicurezza alimentare. Per le nomine dell’istituto, che dovrebbero essere concordate dalle tre regioni per le quali l’istituto lavora, è stato sempre il più potente Piemonte a decidere. Tanto che lo stesso Burlando non si è preoccupato di trovare un suo candidato. L’indicazione di Griglio però ha fatto andare su tutte le furie il potente centrista vicepresidente del Csm Michele Vietti che ha allarmato Roma. Non avendo carte da giocare nella regione Piemonte, l’allarme è arrivato anche agli alleati del Nazareno che hanno pensato di giocare la carta più potente della partita, quella del governatore ligure Burlando. Che ha posto il veto sulla scelta di Cota e ha informato anche il ministro della sanità Renato Balduzzi che ha grande stima della Caramelli e già questa primavera l’aveva nominata alla guida del zooprofilattico di Teramo (nomina rimasta in sospeso in attesa che si fossero decisi i destini di Torino dove la ricercatrice vorrebbe restare). Fermato Cota, adesso il fronte pro Caramelli si sta ingrossando, da Balduzzi a Burlando e Vietti, e vuole piegare il leghista ad accettare la scelta interna. © Riproduzione riservata
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