L’ex primario fa causa a Equitalia che gli ha pignorato la pensione per una cartella non pagata. E chiede i danni: legali e di reputazione. A qualcuno, in Equitalia, cascherà (metaforicamente) la mandibola. Il dottor Giovanni Mazzoleni, medico chirurgo, ex primario nell’unità operativa di chirurgia maxillo-facciale dell’ospedale Ca’ Foncello di Treviso, è conosciuto in tutto per aver guidato l’equipe che ha eseguito il primo trapianto mandibolare al mondo.
Un luminare, come si dice in questi casi. Mazzoleni è finito al centro di una vicenda fiscale un po’ kafkiana, che proviamo a riassumere in breve. Al medico, nel 2006, arriva da Equitalia una cartella da quasi 18 mila euro. Deve saldare un debito nei confronti dell’erario, è la motivazione. Lui controlla, e ritiene la richiesta un errore. Fa ricorso in commissione tributaria provinciale, e lo vince. Anche la commissione regionale dà ragione al medico, rigettando (nel 2008) l’appello proposto da Equitalia Nomos Spa (già Uniriscossioni Spa). Insomma, secondo due gradi di giudizio fiscale, diciamo così, il medico può stracciare quella cartella e non pagare. Sembra finita lì, ma non è affatto così. Equitalia Nord dàinfatti corso a un’azione esecutiva per il recupero coattivo delle somme intimate, notificando al chirurgo (in data 22 giugno 2012) un atto di pignoramento «presso terzi» per l’importo complessivo di oltre 18 mila euro. Nello specifico, il «terzo» era l’Inps (gestione ex Inpdap) di Treviso. In pratica, pignorata la pensione. A questo punto il medico decide di passare alla guerra. Tramite il suo legale – l’avvocato Fabio Capraro – Mazzoleni invia a Equitalia una diffida a procedere con il pignoramento. Visto il silenzio dell’ente riscossore, ora il chirurgo ha deciso di fare un passo ulteriore, pesante: una causa vera e propria, con atto di citazione presentato al giudice di pace di Treviso. Mazzoleni chiede i danni, anche se la cifra è piuttosto simbolica: tremila euro più le spese legali. «È di palmare evidenza», si legge nell’italiano un po’ aulico della citazione legale, «che l’immagine personale e professionale, oltre che la reputazione del dottor Mazzoleni, siano risultate compromesse a seguito di tale episodio».
La Tribuna di Treviso – 19 dicembre 2012