Due cinghiali, un daino e due cigni trasferiti nei monti veronesi della Lessinia. Si è così conclusa positivamente nei giorni scorsi l’operazione compiuta dalla Polizia Provinciale relativa al dissequestro di alcuni animali selvatici presenti in un’ex agriturismo di Peseggia di Scorzè.
La vicenda, nata qualche mese fa e che ha portato alla denuncia di una persona per il reato di detenzione abusiva di fauna selvatica (l’allevamento di animali selvatici è infatti consentito solo su autorizzazione della Provincia per casi particolari), ha avuto non poche complicazioni, perché il Tribunale aveva precedentemente disposto l’abbattimento dei cinghiali e del daino, non essendo tecnicamente possibile la loro liberazione in natura. Tali animali selvatici ungulati, infatti, sono considerati “alloctoni”, quindi non adatti per il territorio della provincia di Venezia. Il prospettato abbattimento aveva suscitato l’attenzione di molte persone e associazioni, schierate per la salvaguardia della vita degli stessi animali; conseguentemente, grazie all’impegno dell’assessore alla polizia provinciale Giuseppe Canali e alla sensibilità del presidente della Provincia Zaccariotto, unito alla volontà dei diversi enti coinvolti, l’abbattimento è stato sospeso, consentendo all’Enpa di trovare loro un’adeguata sistemazione.
La polizia provinciale, coinvolgendo il Servizio Veterinario della ULSS 13 di Mirano – Scorzè e l’Enpa, ha svolto a tempo di record tutti gli adempimenti necessari per far trasformare l’ordine di abbattimento in quello di invio ad una struttura idonea ad accoglierli. Così, i cinghiali, il daino e i cigni sono stati trasferiti alla Fattoria Didattica “Parco Faunistico al Bosco” di Grezzana (Verona), un’azienda agricola autorizzata che, oltre alle tradizionali attività agricole, svolge anche attività educative per far conoscere ai bambini e alle scuole il territorio rurale e l’agricoltura, compresi i cicli biologici degli animali. Soddisfazione è stata espressa dall’assessore Canali: «Con la felice conclusione di tale operazione, abbiamo dimostrato la capacità nel dare risposte positive anche in tempi brevissimi. Ringrazio tutti i soggetti coinvolti e gli enti locali che hanno saputo risolvere la questione, consentendo all’Enpa di individuare per gli animali un ambiente consono in cui vivere».
Provincia di Venezia – 10 giugno 2012