Il commissario Andriukaitis a Expo parla dell’accordo commerciale tra Usa e Ue, smentisce chi sostiene la nocività degli Ogm e annuncia la presentazione del pacchetto sull’economia circolare entro fine anno con misure contro lo spreco di cibo
Nelle trattative con gli Stati uniti per il Ttip, il trattato di libero scambio tra Usa e Ue, “la Commissione europea non negozierà sugli standard di sicurezza del cibo”. Parola del commissario alla Salute Vytenis Andriukaitis, intervenuto oggi all’Expo di Milano. “Il nostro pacchetto di regole sanitarie e fitosanitarie dovrà essere accettato interamente”, ha aggiunto, sottolineando che “Europa e Stati uniti sono d’accordo sul fatto che si debbano rispettare i rispettivi standard di sicurezza”. In ogni caso, per il commissario “non c’è miglior accordo” del Ttip “se vogliamo creare più lavoro, supportare meglio il mercato, crearne di nuovi e aprire le porte allo sviluppo”.
Il lituano, ha affrontato anche il tema Ogm, sul quale il Parlamento europeo ha recentemente bocciato la possibilità di concedere l’opt-out agli Stati membri. Andriukaitis invita ad affrontare il dibattito senza “alimentare polemiche per fini elettorali”. Poi accusa: “Chi dice che gli Ogm fanno male alla salute dice una bugia, perché ci sono prove scientifiche che dimostrano il contrario”. Parla della necessità di valutare con attenzione eventuali “coltivazioni in grado di crescere con un minor consumo di acqua, e di produrre cibi con più proteine o con componenti adatti a persone che soffrono di allergie”. Se esiste, “dobbiamo incoraggiare questo tipo di agricoltura”, è il suo invito.
Infine, riguardo alla lotta contro gli sprechi alimentari, il commissario annuncia che alcune misure saranno contenute nel pacchetto sull’economia circolare “che sarà pronto prima della fine di dicembre 2015”. Scendendo nel dettaglio, l’esponente dell’esecutivo europeo descrive alcune misure in esame: “Stiamo lavorando per facilitare le donazioni di cibo, ad esempio, o per uniformare le etichette sulla scadenza dei cibi e rendere la loro lettura più semplice”. Il problema da superare, secondo il lituano, è che “a nessuno piace essere coordinato”, ma “senza un approccio coordinato è impossibile ridurre lo spreco di cibo”, ha concluso.
Eunews – 16 ottobre 2015