Bagarre ieri sera durante la riunione della commissione Statuto. All’ordine del giorno c’era la discussione del Regolamento comunale sulla tutela degli animali, ma i 100 emendamenti presentati dall’opposizione hanno fatto ritornare di attualità le paure di ostruzionismo, vero e proprio tormento dell’estate udinese in vista del passaggio in consiglio comunale del Piano regolatore.
Ma in questo caso il blitz è riuscito. Tant’è che al termine della prima seduta era stato votato soltanto il primo dei 47 articoli (discusso anche il secondo).
Si profila dunque un ruolino di marcia complicato per la commissione presieduta da Fabrizio Anzolini (Udc) in vista del licenziamento del documento: ieri sera ci sono voluti più di 20 minuti soltanto per discutere l’ordine dei lavori. Al consigliere Piergiorgio Bertoli (Udc) è stato contestato il metodo: gli emendamenti presentati finivano con il riscrivere ex novo un testo redatto di comune accordo con le associazioni animaliste.
«Una forma di ostruzionismo», rimbrottavano i consiglieri di maggioranza. «Dei 100 emendamenti presentati, 70 puntano esclusivamente a perdere tempo», ha aggiunto l’assessore Kristian Franzil. «La legge regionale in materia di tutela degli animali è nuova e ben fatta – ha osservato il consigliere ex Lega Nord, Luca Dordolo –, dobbiamo attendere 60 giorni prima di emanare un nuovo regolamento comunale. Propongo quindi di rinviare la discussione». Proposta votata e bocciata.
«Il regolamento udinese non è in contrasto con la norma regionale – ha spiegato l’assessore alla Qualità della città, Lorenzo Croattini –. Soltanto l’entità delle sanzioni sarà adeguata, in alcuni punti non c’è coincidenza, ma il Comune può aggiungere qualcosa purché non in contrasto».
Alla fine della riunione, fra gli altri, è stato accolto anche l’emendamento dell’opposizione (Bertoli) che introduce al primo articolo «la natura di esseri senzienti degli animali». Discusso anche il secondo, ma i consiglieri Dordolo e Bertoli hanno chiesto alcune integrazioni e quindi l’intera votazione è stata posticipata. Una seduta celebrata davanti a un nutrito pubblico, come raramente accade in commissione.
«Siamo qui per difendere un regolamento che condividiamo – ha spiegato Nerella Damo della Lega antivivisezione – abbiamo partecipato all’estensione dei 47 articoli e li approviamo. Fra l’altro alcuni emendamenti presentati non hanno alcun senso: non si possono vietare le macellazioni rituali né impedire a un circo di attendarsi in città. Il regolamento può essere integrato, ma non stravolto. E noi della Lav insieme con l’Organizzazione internazionale protezione animali vigileremo affinché ciò non accada».
Il Messaggero Veneto – 14 novembre 2012