di Elena Livieri. Oltre quattro milioni e mezzo di euro di risparmi in tre anni per la nuova Usi 6 Euganea: è quanto prevede il Piano di razionalizzazione e riqualificazione della spesa approvato nei giorni scorsi. Nessun taglio ai servizi, però. La sforbiciata, infatti, va a colpire i settori in cui, anche alla luce della recente unificazione delle Usl 15 (Alta padovana), 16 (Padova) e 17 (Bassa padovana), sono possibili economie di scala e risparmi, unificando i sistemi di gestione e cancellando i doppioni. Gli interventi interessano vari settori, da quello informatico dove grazie al passaggio a un unico sistema contabile e la gestione unificata dei server si potranno risparmiare 230 mila euro da qui al 2018, a quello delle manutenzioni sulle attrezzature sanitarie con un importante risparmio, pari a 508 mila euro nel triennio, su un costo annuo di quasi 5 milioni di euro. Con un’economia di oltre 750 mila euro verrà ridotto di oltre un terzo il peso sul bilancio dell’acquisto di prestazioni di microbiologia e virologia, mentre la centralizzazione delle terapie oncologiche – che passa per la soppressione di una delle due unità di allestimento di farmaci antiblastici – garantirà un contenimento di spesa di 135 mila euro. Importante sforbiciata nei contratti per i dispositivi medici, tale da assicurare un risparmio di oltre 600 mila euro su una spesa di oltre 34 milioni l’anno. Altro capitolo dove la direzione dell’Usi Euganea è riuscita a limare non poco è quello sulla spesa per protesi e ausili, che lascerà in cassa oltre mezzo milione di euro. Complessivamente per quest’anno il Piano di razionalizzazione mette in campo tagli per un milione 309 mila euro. L’anno prossimo il risparmio sarà di un ulteriore milione e 923 mila euro. Nel 2019, infine, si risparmierà un milione 329 mila euro. Le linee guida del Piano prevedono anche un sistema di monitoraggio delle azioni e dei risparmi conseguiti in col laborazione con il personale responsabile dei diversi settori di intervento. Infatti la Regione, a cui è stato inviato il Piano, impone che i risparmi siano effettivi e non potenziali e che siano strutturali. «Obiettivo primario del Piano» sottolinea il direttore generale dell’Usl Euganea Domenico Scibetta, «è la riorganizzazione dei servizi per una più puntuale coerenza ai bisogni della popolazione assistita. Conseguenza di tutto, cosi come indicato nella legge di riforma della sanità della Regione, sarà un generale processo di economie di scala. La metà dei risparmi cosi prodotti» conclude il direttore generale, «sarà reinvestito nelle risorse umane».
Il Mattino di Padova – 9 aprile 2017