Una task force per eliminare i cinghiali dai colli Euganei. È questa la proposta che l’assessore regionale all’agricoltura, Giuseppe Pan, ha messo sul piatto durante una riunione che si è tenuta ieri nella sede atestina del Parco regionale dei colli Euganei: l’assessore ha incontrato il nuovo commissario dell’ente, Enrico Specchio, assieme ai sindaci dell’area euganea.
Il commissario ha presentato i dati dell’attività di controllo ed eradicazione della specie dalla zona collinare. Nel corso degli ultimi 15 anni, ad esempio, sono stati eliminati 7.537 capi con un picco di 899 nel 2014. A questo numero vanno aggiunti migliaia di animali cacciati dai bracconieri, che non possono finire nelle statistiche ufficiali. Il Comune in cui si sono verifícate più catture è quello di Baone, dove dal 2001 sono stati abbattuti quasi 2 mila capi. Segue Cinto Euganeo con 1664. A Galzignano ne sono stati catturati 1.053 e a Teolo mille. Le aree meno colpite dal problema sembrano essere quelle di Abano, Lozzo e Montegrotto. «La Regione sta seguendo con grande attenzione la problematica della presenza dei cinghiali sul territorio regionale e in particolare nei colli Euganei – ha confermato l’assessore dopo la riunione – Sono già state impostate azioni specifiche con l’obiettivo di riportare sotto controllo la proliferazione dei suidi, in collaborazione con il Parco che ha la competenza su questo tipo di interventi nel proprio territorio e con il coinvolgimento della Polizia provinciale. Il problema, peraltro, è noto da anni e l’esperienza insegna che il rimpallo delle responsabilità o la frammentazione delle competenze non portano a nulla».
Da qui l’impegno dell’assessore a costituire una task force, sotto la regia regionale, per coordinare il lavoro e gli sforzi dei diversi enti che hanno competenza nella gestione del problema. Nel gruppo di lavoro sul campo verranno inseriti servizi forestali, guardie provinciali e operatori del Parco. «Il passaggio successivo – l’annuncio dell’esponente del governo veneto – è il varo del piano di contenimento dei cinghiali nell’area del Parco, attualmente all’esame dell’Ispra, l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale».
È infatti in via di sperimentazione in provincia di Verona un programma di contenimento selettivo che la Regione intende allargare alle zone colpite da problemi con i selvatici. Inoltre, per rendere più efficace l’azione, la giunta regionale ha predisposto due disegni di legge che metteranno a disposizione delle istituzioni due ulteriori strumenti. Da una parte si prenderà in esame il riordino delle funzioni del Parco stesso, dall’altra verrà emanata una nuova normativa in materia di danni provocati dalla fauna selvatica. Il tempo stringe, dato che i cinghiali stanno divorando parte della produzione dei vigneti dei colli Euganei, dove sta iniziando in questi giorni la vendemmia. La Coldiretti ha chiesto proprio nei giorni scorsi un intervento rapido, decisivo e definitivo per evitare un’altra infornata di danni per gli agricoltori.
Il Gazzettino di Padova – 26 agosto 2016