Aumenta il rosso in bilancio dell’azienda sanitaria Usl 5 «Polesana» di quasi 5 milioni di euro. E i sindacati lanciano l’allarme in prospettiva di una pianificazione aziendale futura che potrebbe portare a ulteriore depauperamenti di strutture e servizi.
Prima dell’accorpamento delle Usl venete, nel 2016 il bilancio complessivo delle Usl polesane di Rovigo e Adria (con relativi ospedali più quello di Trecenta) con due distretti sanitari era in perdita per 8,988 milioni di euro. Nel 2017 per il Polesine i conti della nuova Usl 5 unica sono peggiorati, con uno sbilancio cresciuto passando a 13,798 milioni di euro. Quasi 5 milioni in più a distanza di 12 mesi.
Un dato negativo che balza subito all’occhio nel quadro regionale delle altre aziende sanitarie che invece presentano un bilancio con il segno più dopo l’operazione di accorpamento dei distretti sanitari. In rosso sono solo i bilanci della «Serenissima» a Venezia e della «Polesana».
«A me i segni meno fanno sempre paura — chiosa Davide Benazzo, segretario della Funzione Pubblica alla, Cgil Rovigo — non tanto per il risultato, ma per il costo e per quanto ha investito la Regione in Polesine a livello di servizi e personale».
A preoccupare la Cgil è l’assenza di visioni lungimiranti positive per il futuro della sanità polesana. «In un’ottica di programmazione — spiega Benazzo — Un’azienda che parte da un segno meno è tenuta a fare altre sforbiciate piuttosto che aumentare gli investimenti. Con l’accorpamento delle Usl sembrava si dovesse risparmiare e la nascita dell’Azienda Zero portare a più servizi e ulteriori risparmi. Invece la situazione è peggiorata».
Chiarisce e rassicura il direttore generale dell’Usl 5, Antonio Compostella. «L’aumento del rosso in bilancio — replica il dg — è normale ed entro i parametri fissati dalla Regione che, per il 2017, aveva stabilito un limite massimo alle perdite di 15 milioni di euro per il Polesine. Noi ci siamo fermati prima. Nulla di allarmante e nessun taglio ai servizi erogati ai cittadini».
Entrando nei dettagli l’aumento delle perdite è stato determinato, chiarisce ancora Compostella, dal fatto che «la Regione ha modificato nel 2017 il modo di erogare i finanziamenti: non più pro-capite, ma elargiti in base alle funzioni che l’Usl 5 svolge. E questo non significa che abbia dato meno soldi al Polesine, perché per esempio alcune nuove importanti attrezzature sono state acquistate direttamente dalla Regione».
Successo invece per il progetto di turismo inclusivo dell’Usl 5 attuato sul litorale rodigino. Presentato ieri il bilancio dell’iniziativa che ha visto coinvolti — in luglio e agosto — i Comuni di Rosolina, Porto Tolle e il lido di Boccasette, con l’organizzazione di eventi sportivi, servizi ricreativi e di accompagnamento per le persone con disabilità motoria .
corveneto