Si tratta dei soggetti potenzialmente più a rischio che la struttura commissariale per l’emergenza sanitaria intende raggiungere quanto prima. Ancora prima di passare alla vaccinazione dei più giovani, per i quali si stanno aprendo in questi giorni le prenotazioni un po’ in tutte le Regioni. Ad esempio domani la Lombardia partirà con i 40enni, che il Lazio ha già avviato, mentre la Toscana è partita ieri con la fascia 44-47enni. È il commissario Francesco Paolo Figliuolo a riportare l’attenzione sui più anziani rimasti indietro. «Lo chiedo a tutti i presidenti di Regione di andare avanti con il piano – ha aggiunto – È facile farsi prendere da propagande, ma se non mettiamo in sicurezza gli over 60 che sono quelli che hanno il 95% di probabilità di finire in ospedale o in terapia intensiva o addirittura di morire, non ne usciamo – ha sottolineato ieri il commissario – In queste due settimane ci dobbiamo concentrare su queste categorie, poi a giugno con l’afflusso più massiccio di vaccini potremmo pensare alle inoculazioni sul resto delle categorie». Tra gli ultra-ottantenni che non sono stati ancora vaccinati c’è da aspettarsi che una parte viva in luoghi con poche infrastrutture, o che faccia fatica a prenotarsi usando il sistema online o il call center. Per questo sarebbe necessario attivare maggiormente i medici di famiglia. Una parte dei più giovani, compresi fra i 60 e i 70 anni, potrebbe aver rifiutato invece il vaccino Astrazeneca, anche se al momento su questo non ci sono dati chiari. Il fenomeno è comunque più visibile al Sud che al Nord.
Intanto proseguono gli annunci delle Regioni. Per la vicepresidente della Regione Lombardia Letizia Moratti, ai ritmi di adesso, se ci fossero dosi sufficienti, i lombardi sarebbero tutti vaccinati entro il 10 luglio, ma comunque «l’obiettivo è finire entro il 30 agosto».
Per quanto riguarda l’ipotesi di vaccinare anche i turisti provenienti da Regioni diverse, si registrano le prime aperture. «Organizzativamente parlando non è un problema, a patto che ci siano i vaccini», ha detto il governatore della Puglia Michele Emiliano. Più cauto il governatore del Piemonte Alberto Cirio: «Dev’essere una decisione nazionale, perché vuol dire far parlare i sistemi di prenotazioni fra Regioni»
Intanto per quanto riguarda le forniture, tra il 20 e il 24 maggio verranno distribuite 3 milioni di nuove dosi di tutte le linee (Pfizer, Astrazeneca, Moderna e Jannsen).