di Giorgia Pradolin. Pericolo gabbiani a Venezia, sempre più invadenti e aggressivi non temono più nemmeno le persone. Le scene a cui capita di assistere sempre più frequentemente in piazza San Marco sono preoccupanti: i rapaci divorano senza pietà i piccioni sotto gli occhi dei passanti, piombano su vassoi e tavolini dei bar storici predandone e rovesciandone il contenuto e, qualche volta, rubano panini e gelati anche dalle mani dei turisti spaventati.
Piatti, bicchieri e tovaglie non si salvano al loro arrivo, e capita di sentir urlare i camerieri nel tentativo di farli scappare. A sentirla raccontare, viene alla mente il film del 1963 diretto da Alfred Hitchcock «Gli uccelli», ma qui c’è poco da scherzare. I bianchi «spazzini del mare», nominati in dialetto lagunare «magoghe», cioè la specie reale e quindi più grossa dei gabbiani, sembra non temere nemmeno più la presenza degli esseri umani. Non è una novità per i veneziani trovare, tra le calli e i campielli, i sacchetti dell’immondizia strappati e saccheggiati da questi grossi uccelli affamati che rovistano in cerca di resti di cibo. Il problema però, ormai da qualche tempo, è che le «magoghe» non si accontentano più di ciò che trovano per strada o tra i canali della laguna, sempre più aggressivi, specie i giovani. Gli assalti in picchiata ai tavolini di bar e ristoranti nelle piazze e sulle rive veneziane sono all’ordine del giorno, comprese le terrazze dei grandi alberghi sul Canal Grande. All’ombra del campanile però, la situazione preoccupante ha spinto l’Associazione Piazza San Marco a lanciare l’allarme per la sicurezza dei turisti, con una lettera rivolta alla Direzione Ambiente del Comune di Venezia, alla Polizia provinciale e alla Direzione Caccia e Pesca della Provincia lagunare.
«Le nuove generazioni di gabbiani – scrive il presidente Alberto Nardi – rispetto a qualche anno fa, sono diventate più aggressive e sembrano non temere la presenza umana». Una situazione che, secondo la lettera, ogni lavoratore della piazza è in grado di documentare con foto, video e testimonianze. «I gabbiani – riprende Nardi – assalgono i colombi divorandoli sotto gli occhi dei turisti e poi spesso piombano con una precisione millimetrica, degna di un »top gun”, sui vassoi che i camerieri dei vari locali della Piazza, dal Florian al Quadri, dal Lavena al Todaro, portano ai clienti. Non sono poi rari gli episodi – continua – di bambini o adulti ai quali è stato rubato il panino o il gelato che tenevano in mano”. E infine, una speranza che suona più come richiesta d’aiuto. «Siamo sicuri che le Autorità competenti – conclude il presidente – riusciranno come per il »problema colombi”, attraverso esperti del settore, a risolvere in maniera naturale ed ecocompatibile, quello che sta diventando anche un vero e proprio problema di sicurezza”.
Il Gazzettino – 6 luglio 2014