Ci sono solo due posti letto liberi, gli ultimi aggiunti, nelle Terapie intensive dell’Usl 3 che rinnova l’appello alla vaccinazione per scongiurare che, con l’autunno, ci sia un’ulteriore crescita degli ingressi Covid che farebbe ritornare in trincea gli ospedali. Su 56 posti ne sono occupati 54, con le ultime due Rianimazioni sono state attivate la scorsa settimana per prevenire problemi. E se è vero che l’Usl 3, nei momenti più duri, ha elevato il numero di posti a 101 — prima del Covid lo standard era 54 — è anche vero che è una prospettiva da evitare. Ogni posto ha un costo elevato ma soprattutto, se i numeri dei ricoveri crescessero ancora in modo significativo, bisognerebbe riorganizzare reparti ( per far posto ai nuovi letti) e dirottare nuovamente il personale nella lotta al Covid a discapito di altri servizi. Cosa che preoccupa l’azienda sanitaria che deve anche recuperare le prestazioni saltate per l’emergenza. Delle 54 Terapie intensive, sei sono occupate da pazienti Covid; le altre da persone che hanno avuto infarti, ictus, problemi di natura cardiaca o traumi. Ai sei pazienti Covid in Terapia intensiva, si sommano i 40 in area non critica e gli otto seguiti in ospedale di comunità. Il timore è che con l’arrivo delle basse temperature possano aumentare sia i pazienti Covid in area non critica che in Rianimazione anche perché, nell’Usl 3, ci sono ancora circa 109 mila persone che non hanno nemmeno prenotato il vaccino. «Invitiamo tutti a farlo», sottolinea il vicecommissario alla campagna vaccinale Stefano Vianello, ieri era al Pala Expo per un’iniziativa dedicata alle badanti per le quali sono previste nei diversi hub sei giornate ad ingresso libero. Nella prima al Pala Expo, se ne sono presentate una ventina. Sono ottomila quelle regolari nel Veneziano (altrettante sarebbero irregolari). «Secondo alcune stime — continua il dottor Vianello — sarebbero vaccinate il 50 per cento. Invitiamo tutte ad aderire alla campagna ricordando che non controlliamo la tessera sanitaria. Ci interessa solo mettere in sicurezza loro e gli anziani che assistono».
L’attenzione sugli anziani sta crescendo come testimonia il focolaio scoppiato nella residenza San Giorgio di Marcon dove si sono contagiati 7 ospiti e due operatori. Tutti vaccinati, sono al momento asintomatici. Ma Vianello lancia anche un appello ai residenti che hanno contratto il Covid da inizio epidemia: «Alcune delle quasi 55 mila persone non si sono vaccinate nonostante abbiano contratto il Covid anche molti mesi fa. Le invito a recarsi negli hub». Ieri, intanto, ci sono stati 104 nuovi casi e un decesso.