Un tiratore scelto della polizia provinciale è riuscito a fermare l’animale di oltre sei quintali e destinato alla macellazione
Voleva solo riprendersi la libertà negata, ma la sua indole mescolata a tanta paura ha trasformato la sua fuga romantica in emergenza per ben due paesi: alla fine un toro scappato da un allevamento al confine tra Caltana e Pianiga è stato abbattuto dalla polizia provinciale. Oltre tre le ore di terrore ieri mattina sulle strade del graticolato romano, dopo la fuga di un bovino della stazza di sette quintali destinato al macello. L’allarme è scattato alle 9.30, quando l’animale stava per essere caricato su un carro bestiame diretto al mattatoio. Quasi consapevole della sorte che gli sarebbe toccata, il toro ha prima opposto resistenza, poi è riuscito a divincolarsi ed è scappato attraverso i campi. È accaduto in via Cognaro, in piena campagna. La voglia di libertà è stata più forte di qualsiasi altro istinto: l’animale ha percorso chilometri, seminando terrore tra gli abitanti e costringendo carabinieri e polizia locale a un dispiegamento di forze mai visto prima, tanto che quella che all’inizio sembrava una normale operazione di recupero è diventato ben presto un piano di sicurezza. La polizia locale ha dovuto chiudere alcune strade, deviando il traffico per il rischio che il toro venisse a contatto con i passanti e potesse caricare le vetture in transito. I residenti della zona sono stati invitati a non uscire di casa o tenersi a distanza di sicurezza dall’animale imbizzarrito. Impiegati anche i carabinieri della Tenenza di Dolo, il servizio veterinario dell’Asl 13, la polizia provinciale e i proprietari dell’animale. Difficile però venirne a capo: il toro ha proseguito la sua folle corsa, attraversando campi, saltando fossi e percorrendo strade, rese inaccessibili dai vigili che hanno seguito l’animale nei suoi spostamenti, modificando di volta in volta l’area di sicurezza interdetta al traffico. Da via Cognaro la fuga dell’animale è proseguita verso via Caltana, quindi in via Accopè verso Pianiga, fino a entrare nelle proprietà tra via Volpin e via Baluello. A un certo punto le forze dell’ordine hanno organizzato un summit per decidere il da farsi, quando verso l’ora di pranzo il toro, esausto, ha fermato la sua corsa in mezzo a un terreno agricolo in territorio di Pianiga. Inutili i tentativi di prenderlo con le buone e così alla fine la polizia provinciale ha considerato prioritaria la sicurezza dei residenti, decidendo di abbattere il toro che con la sua fuga voleva solo scampare al macello. L’operazione è terminata dopo oltre tre ore e la situazione è tornata alla normalità solamente dopo le 13. Un’avventura che poteva trasformarsi in tragedia e che colpisce. Il toro è scappato, come se fosse consapevole di quale destino lo attendeva. Vinto dal terrore, l’animale di sette quintali ha cominciato a correre, senza una direzione, alla cieca. Il rischio che travolgesse automobili e altri mezzi era molto alto, carabinieri, polizia locale e provinciale hanno attuato tutte le misure per limitare i rischi. Ma il destino dell’animale era segnato.
La Nuova Venezia – 10 gennaio 2013