Francesca Martini torna in campo. L’ex sottosegretario alla Sanità ha ottenuto infatti un incarico di consulenza da Veronafiere per seguire in particolare, all’interno di Fieracavalli, il settore legato alla «pet therapy», all’uso cioè degli animali (in questo caso, ovviamente, i cavalli) a fini terapeutici.
Francesca Martini mette così fine a una sorta di «semestre sabbatico» che si era concessa dopo la sua maternità (alla fine dell’anno scorso aveva dato alla luce, a 51 anni, il piccolo Benedetto, nato dalla sua unione con Eli Benedetti, allora segretario del presidente del Senato Schifani).
Leghista da sempre, l’ex parlamentare veronese era stata per moltissimi anni tra le persone di fiducia di Umberto Bossi ma è adesso considerata vicina alle posizioni del sindaco Flavio Tosi. L’incarico ottenuto in Fiera la riporterà ad uno dei suoi grandi amori, quello per gli animali. Proprio da sottosegretario, aveva infatti proposto una lunga serie di provvedimenti in questo settore, facendosi paladina proprio della pet therapy. All’inaugurazione di Fieracavalli 2009 aveva presentato il primo Codice per la tutela e la corretta gestione del cavallo insieme a un progetto didattico del Ministero volto a promuovere anche tra i bambini un corretto approccio uomo-animale. Lei stessa aveva anche contribuito a creare a villa Bonin-Logare di Montecchio Precalcino, in provincia di Vicenza, il primo centro nazionale in tema di terapia assistita con gli animali. Nel corso dell’ultima edizione di Fieracavalli, nel novembre scorso, era stato presentato un progetto per gli interventi assistiti con gli animali. «Per i ragazzi in terapia, interagire con il cavallo attraverso il grooming, cioè la cura dell’animale attraverso spazzolatura e vestizione con la sella, il lavoro a terra o cavalcandolo – aveva spiegato allora lo psicologo e psicoterapeuta Lino Cavedon, – è di notevole aiuto». I Progetti di pet therapy in Italia si rivolgono alla cura dell’autismo, ma anche della depressione, dei traumi dovuti a mastectomia, a difficoltà motorie o psichiatriche, alla disabilità negli adulti, a disturbi del comportamento alimentare, ad adolescenti con problemi di personalità, fino alla sclerosi multipla. Pet theraphy non è solo sinonimo di cavallo, ma vede protagonista anche l’altra metà del mondo equestre: l’asino. Anche l’onoterapia (così si chiama l’attività praticata con questi animali) a Fieracavalli è stata rappresentata nel Villaggio del Bambino dall’Associazione «Asini si nasce» che conta 46 sedi in Italia e 2.500 associati.
Lillo Aldegheri – Corriere di Verona – 2 luglio 2013