Il premier a Verona e su Twitter rilancia la sua sfida sull’economia: “Il Def mantiene gli impegni presi, alla faccia dei gufi. Chi non ha mai pagato in questi anni ora dovrà farlo. Soldi della Pa entro il 21 settembre. Nessuna manovra correttiva”. Fassina: “Scelte sbagliate”. Brunetta: “Balle cosmiche”
VERONA – “Chi non ha mai pagato in questi anni cominci a farlo e chi lo ha già fatto cominci a riscuotere. Tagli ai costi e ai posti della politica. Bisogna chiedere un sacrificio ai manager pubblici, alle banche che hanno usufruito dell’operazione Bankitalia, a chi in questi anni ha ottenuto maggiori attenzioni. La responsabilità di questo momento è anche delle associazioni di categorie e di settore”. Durante la conferenza stampa di Vinitaly, il premier Matteo Renzi rilancia la sua sfida in economia e sulle riforme annunciate ieri dopo il Consiglio dei ministri sul Def.
Agricoltura e vino. Il premier, giunto a Verona per la rassegna, è stato accolto dal governatore Luca Zaia che gli ha consegnato il gonfalone di San Marco, vessillo della Regione: “Il Veneto è una delle colonne dell’Italia”, ha dichiarato subito Renzi, “questa è la sua bandiera e siamo orgogliosi di averla. Il Veneto può essere la locomotiva per uscire dalla crisi”. “Il vino e l’agroalimentare non sono un divertissement, dei passatempi”, ha sottolineato il premier in conferenza stampa, “sono un pezzo rilevante della nostra cultura, del nostro lifestyle, ma anche della nostra economia. Lavorare in agricoltura non è diminutio, è una cosa bella e importante”.
Presto export +50%. “La spending review”, ha avvisato il premier, “riguarderà anche l’agroalimentare, ma in questo campo possiamo aumentare il nostro export del 50 per cento in 6 anni. Per quanto riguarda il vino l’export 2013 è di 5 miliardi di euro, il nostro obiettivo è di arrivare nel 2020 a 7,5 miliardi con un aumento del 50 per cento. Ce la possiamo fare. Per l’agroalimentare, oggi l’export è invece di 32-33 miliardi. Il nostro obiettivo è giungere nel 2020 a 50 miliardi di euro. Il 15 maggio daremo le linee guida della Politica agricola comune. Ci saranno almeno 75 milioni di euro per incoraggiare il lavoro dei giovani in agricoltura”.
Avanti col taglio stipendi manager pubblici. Renzi ha ribadito anche l’intenzione di tagliare drasticamente gli stipendi dei manager pubblici. “E’ inaccettabile l’aumento delle retribuzioni di questi ed è sacrosanto mettere un tetto”, ha osservato Renzi, “238mila euro lordi non mi sembra una cifra banale. E’ scandaloso che si debba ridurre a quella cifra lì. E se poi vanno via, nel privato? Lo facessero pure, ce ne faremo una ragione”.
I tweet all’alba. Ma la giornata di Matteo Renzi era già cominciato all’alba. “La Difesa è un settore dove si può tagliare”. “Vedrai, vedrai sull’evasione fiscale…”. E poi: “Il Def mantiene tutti gli impegni che ci siamo presi, alla faccia dei gufi. Inizia a pagare chi non ha mai pagato. Si cambia verso”. Sin dalle prime ore del mattino, il premier si era scatenato su Twitter dopo la conferenza stampa di ieri sera sul Def. Renzi, mentre era in viaggio verso Verona per Vinitaly, ha risposto ad alcuni cittadini che gli facevano domande sul social network.
“Vedrete sull’evasione…”. Il primo tweet, quello sul Def, è arrivato all’alba, alle 6:29. “Peccato non ci sia traccia di lotta all’evasione”, gli risponde un utente, “gli 80 euro vanno anche a forti evasori che continueranno a percepire a spese di tutti”. E subito il premier ha risposto: “Vedrai vedrai sull’evasione…”. Poi a un follower che gli ha chiesto se le mosse fatte finora non siano frutto della campagna elettorale, Renzi ha twittato: “Si tratta di un progetto pluriennale, serio”. Il premier si è detto anche fiducioso di vincere la scommessa con Bruno Vespa sui pagamenti della pubblica amministrazione: “Entro il 21 settembre. Spero”.
Critica Forza Italia. A stretto giro, e sempre su Twitter, è arrivata anche la replica di Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera che con il premier ha avuto diversi screzi negli ultimi giorni: “Matteo Renzi continua con le balle cosmiche e il suo Def non c’è. Lo pubblichi e ne parliamo…”. “I gufi? Il tuo problema sono gli avvoltoi rossi di casa tua”, ha aggiunto l’azzurra Mara Carfagna sul social network, rivolgendosi al premier.
La risposta di Renzi a Fassina. Critica anche la sinistra Pd: “La direzione di Renzi – ha detto a Radio 24 Stefano Fassina – è una direzione sbagliata. E in continuità con le manovre di Berlusconi dell’estate del 2011 dopo la lettera della Bce, con le manovre di Monti, in parte con le manovre di Letta, e avrà gli stessi risultati che abbiamo raggiunto in questi anni. Cioè, meno Pil, meno occupati, più debito pubblico”. All’allarme di Fassina su una possibile manovra correttiva, Renzi ha risposto netto: “La escludo fermamente. A chi dice che ci sarà bisogno di una manovra correttiva perchè i numeri del Def sono sovrastimati dico esattamente il contrario: abbiamo tenuto bassa la previsione per serietà. Non mi aspetto brutte sorprese durante l’anno ma positive”.
Repubblica – 9 aprile 2014