E poi dicono che i leghisti ce l’hanno con il Sud. Alla ricerca di un buen ritiro dalle tempeste politiche, Luca Zaia si è spinto addirittura a Pantelleria, l’isola vulcanica immersa nel Mediterraneo che dista 110 chilometri dalla Sicilia e appena una settantina dall’Africa. «La conosco bene», argomenta il governatore del Veneto «è l’esatto contrario dei luoghi di turismo chic, non ha neppure spiagge, soltanto viti e campagna, il mio habitat insomma». In effetti Zaia la frequenta da parecchio tempo e da ministro dell’Agricoltura accolse l’invito del sindaco e dell’azienda Donnafugata e partecipò alla vendemmia del Passito ricavato dalle uve Zibibbo coltivate sui terrazzamenti più assolati. Nell’occasione fu prodigo di elogi nei confronti dei panteschi: «Siete magnifici e la vostra è un’agricoltura eroica, questa è un’isola specialissima, unica, ci tornerò presto». È stato di parola, anzi, la bellezza del territorio e i rapporti cordiali avviati con alcuni coltivatori locali l’hanno indotto a trascorrervi più volte i giorni di relax strappati alla politica, fino a cercare una casa-vacanze di proprietà. Così, nei giorni scorsi, con la benedizione della moglie Raffaella, ha fatto capolino a Pantelleria per visionare – accompagnato da un amico – un paio di “dammusi”, i caratteristici rustici di piccole dimensioni dotati di spesso di un appezzamento di terreno vitivinicolo. Sempre più ambiti, questi casali vengono ristrutturati (magari con l’aggiunta di piscina) e affittati come resort ai turisti oppure acquistati da chi ama l’architettura rurale e intende preservarne la fisionomia originale. «Belli, ma troppo costosi per me», la conclusione del governatore, deciso però a non mollare l’osso. «Io vengo dalla campagna», insiste il leghista-enologo «e sono affascinato da quest’oasi di verde circondata dal mare. Le vigne sono bellissime, il vino è di grande qualità, oltre al Passito c’è anche un buon Moscato, mi piacerebbe coltivare le vigne qui, e poi ci sono anche i capperi, una squisitezza». Un solo neo, l’assenza di cavalli, l’altra passione del leghista («È una tradizione di famiglia») che ha trascorso il pomeriggio del 25 aprile a lavare e a strigliare il purosangue catalano che abitualmente scorrazza nel verde di Godega di Sant’Urbano. Tant’è. L’esponente del Carroccio al profondo nord preferisce l’estremo lembo sudista.. «Io valuto i comportamenti non certo le persone, da ministro ho avuto accoglienze entusiastiche nel Mezzogiorno per la mia battaglia in difesa della pizza napoletana, al Vinitaly, poi, ho brindato con Vendola augurandogli di diventare il paladino della macroregione del Sud». Pantelleria è un’isola popolata da 7900 abitanti in provincia di Trapani: sorge a sud della Sicilia ed è rivolta verso la costa tunisina che spesso è visibile ad occhio nudo. È di origine vulcanica: l’ultima eruzione risale al 1891 ma sono tuttora presenti i fenomeni di vulcanesimo secondario, come acque calde e soffioni di vapore. Raggiunge un’altitudine di 836 metri sul livello del mare con la Montagna Grande. Il suo porto permette il collegamento regolare con Trapani e Mazara del Vallo. Pantelleria è dotata di un aeroporto con voli di linea. UDINE La neopresidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani, che ieri ha partecipato alle celebrazioni del 25 aprile, ha confermato il «no» alla macroregione del Nord; sì, invece, all’Euroregione senza confini presieduta dal governatore del Veneto, Luca Zaia. «Il presidente Zaia mi ha telefonato per farmi le congratulazioni» ha fatto sapere Serracchiani «abbiamo parlato dei problemi che le nostre regioni hanno in comune. Io d’altra parte – ha proseguito – ho tutto l’interesse a parlare con le regioni vicine e quindi anche con il Veneto». La neopresidente del Fvg ha ribadito di essere «naturalmente contraria alla macroregione del Nord, e lo dirò a Zaia alla prima occasione». L’Euroregione, invece, ha precisato, «è un’altra cosa e ci lavorerò anche perché come presidente manterrò la delega alle relazioni internazionali». Sull’eventuale adesione della Lega Nord al governo Letta, Serracchiani ha sottolineato: «Dipende dalla Lega, come dipende da tutti i partiti che sono seduti in Parlamento. Penso che ci voglia sicuramente un forte senso di responsabilità e spero che finalmente si riesca a fare quello che in fondo tutti chiedono, a partire dai nostri cittadini». di Filippo Tosatto – 26 aprile 2013 – Il Mattino di Padova
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