Sant’Antonio, ecco la Psichiatria. La dichiarazione di pubblica utilità del nuovo ospedale di Padova Ovest verrà depositata entro febbraio, e i lavori potrebbero partire in primavera.
A dare l’annuncio, ieri mattina, è stato direttamente il governatore Luca Zaia, intervenuto all’inaugurazione di un altro tassello della sanità padovana: il nuovo corpo «H» del Sant’Antonio, gestito dal dipartimento interaziendale di Salute mentale e dedicato ai Servizi psichiatrici di diagnosi e cura. «Entro quattro mesi presenteremo la dichiarazione di pubblica utilità, cioè la pietra miliare per realizzare il nuovo ospedale – ha detto Zaia a margine della cerimonia -. Dovrà essere un grande centro di eccellenza, attrattivo non solo per i veneti ma anche per gli stranieri: ci sarà anche una sezione dedicata all’ospedale dei bambini, che rappresenta la sublimazione della nostra sanità e riunirà tutte le principali cliniche pediatriche. Non ho neanche abbandonato l’idea di realizzare un campus per gli studenti universitari».
Per la nuova cittadella della salute, secondo Zaia, servono almeno 650 milioni: «Il Veneto versa 18 miliardi di tasse all’anno a Roma, credo che abbia diritto alla restituzione delle risorse necessarie a realizzare l’ospedale: chiederemo di utilizzare i fondi pubblici perché abbiamo il titolo per accedervi. Per il project financing, tutto dipende da quanti soldi riusciremo a recuperare sul libero mercato presso il Bei (la Banca europea d’investimenti, ndr)». «Finanza e Progetti», la joint-venture veneto-australiana che nel 2012 ha presentato alla Regione la proposta di costruire il nuovo complesso, resta dunque alla finestra: l’offerta (e la relativa fidejussione bancaria da 12 milioni) è scaduta il 30 settembre, e da Palazzo Balbi non è giunta alcuna risposta. Ma i manager di «Bovis Land Lease» (uno dei due partner di «Finanza e Progetti», specializzato nella realizzazione di grandi opere) hanno fatto sapere che sono disposti ad aspettare fino a dicembre. In tempo, quindi, per la dichiarazione di pubblica utilità, che secondo Zaia è in agenda per febbraio.
Intanto, l’ospedale Sant’Antonio può festeggiare l’apertura del «padiglione» riservato ai Servizi psichiatrici, inaugurato di fronte a numerose autorità (fra cui il direttore generale dell’Usl 16 Urbano Brazzale, il presidente della Provincia Barbara Degani, l’assessore comunale Fabio Verlato e il rettore dell’Università Giuseppe Zaccaria): il nuovo corpo di fabbrica, realizzato con un investimento di 9 milioni e mezzo, si sviluppa su una superficie complessiva di 4mila metri quadri (coperta per metà), a cui si aggiungono 300 mq di terrazze «protette» da pannelli in policarbonato.
L’unità operativa, disposta su due piani, comprende 32 posti letto in tutto (16 per piano) e si rivolge a un bacino di 360 mila abitanti, residenti tra città, cintura urbana e Saccisica. L’obiettivo della struttura è accogliere i pazienti che non possono essere gestiti a domicilio o in ambulatorio, con un occhio di riguardo per quelli affetti da psicosi, disturbi della personalità, disfunzione psicosociale e abuso o dipendenza da alcol e farmaci. Le consulenze specialistiche e i turni di guardia saranno svolti in collaborazione con l’Azienda ospedaliera e con gli specializzandi della Scuola di Psichiatria del Bo.
Alessandro Macciò – Corriere del Veneto – 9 ottobre 2013