La Sardegna nel 2015 adotta un piano di controllo per le zoonosi che punta soprattutto a mantenere lo status di territorio indenne. L’Assessorato dell’Igiene e sanità della Regione Sardegna ha comunicato la immediata applicazione del Piano regionale di controllo e di sorveglianza della tubercolosi, brucellosi e leucosi bovina e della brucellosi ovi-caprina ai Dipartimenti di prevenzione delle aziende sanitarie regionali.
Il piano di controllo delle zoonosi, varato dalla giunta regionale della Sardegna lo scorso 21 aprile ha validità fino al 31 dicembre 2015.
Gli obiettivi del piano puntano tutti ad assicurare per l’intero territorio della Sardegna un livello di sorveglianza efficace per mantenere la qualifica sanitaria di Regione ufficialmente indenne per brucellosi bovina, bufalina e ovicaprina e leucosi, mente si punta al contenimento e all’eradicazione della tubercolosi bovina, al fine di raggiungere, anche per questa zoonosi la qualifica di regione ufficialmente indenne, includendo le province di Sassari, Nuoro e Carbonia, che ancora presentavano casi.
Il piano prevede azioni di sorveglianza e controlli sanitari durante la movimentazione degli animali necessari a proteggere gli allevamenti bovini, bufalini e ovicaprini dall’introduzione di nuovi casi di brucellosi. Si punta, in particolare, a certificare, come condizione sussistente, che la Brucella melitensis e la Brucella abortus sono eradicate dalla popolazione ovi-caprina, bovina e bufalina regionale, al fine del mantenimento dello status di regione indenne.
Il piano punta ad assicurare per l’intero territorio della Sardegna un efficace livello di sorveglianza sulla leucosi bovina enzootica e garantire i controlli sanitari necessari a proteggere gli allevamenti bovini dall’introduzione di nuovi casi di leucosi bovina enzootica. Anche in questo caso la Sardegna punta a mantenere la qualifica di regione ufficialmente indenne dalla zoonosi.
Più complessa la situazione per la tubercolosi bovina e bufalina: casi sono ancora presenti nelle provincie di Sassari, di Nuoro e di Carbonia. Per questa zoonosi il piano punta a ricercare e rimuovere le fonti residue d’infezione tubercolare negli allevamenti bovini e bufalini e a garantire i controlli finalizzati al raggiungimento della qualifica di territori ufficialmente indenni da tubercolosi bovina e bufalina a queste province, non senza assicurare, agli ambiti territoriali che hanno già acquisito la qualifica sanitaria di territori ufficialmente indenni da tubercolosi, un efficace livello di sorveglianza per il mantenimento dello status.
Agronotizie – 11 maggio 2015