L’emendamento sul contenimento della fauna selvatica è tra i 450 al vaglio della Commissione Bilancio della Camera
IL CONTROLLO DELLA FAUNA SELVATICA
Si tratta di un emendamento presentato da Fratelli d’Italia, il partito di Giorgia Meloni, con l’intento di ufficializzare il coinvolgimento dei cacciatori nelle operazioni di controllo faunistico sul territorio italiano, anche nelle aree protette e in città. L’emendamento riguarda il piano straordinario per la gestione e il contenimento della fauna selvatica, definito come uno “strumento programmatico, di coordinamento e di attuazione dell’attività di gestione e contenimento numerico della presenza della fauna selvatica sul territorio nazionale mediante abbattimento e cattura”.
Ci sono troppi animali selvatici in Italia? Basterà armarsi di fucile e sparare loro, anche col supporto dei tanti cacciatori dotati di licenza e anche, più semplicemente, dei proprietari o gestori dei fondi e dei terreni nei quali viene riscontrato il sovraffollamento. Lo mette nero su bianco l’articolo 4 dell’emendamento, mentre l’articolo 3 spiega in modo molto chiaro che ogni luogo d’Italia può valere e in ogni periodo dell’anno, anche quando la caccia è vietata. Le attività, infatti, “sono attuate anche nelle zone vietate alla caccia, comprese le aree protette e le aree urbane, nei giorni di silenzio venatorio e nei periodi di divieto”.
GLI AMBIENTALISTI INSORGONO
Le associazioni animaliste sono prontamente insorte, tutte unite contro questo emendamento. Oggi Enpa, Lac, Lav, Legambiente, Lipu e WWF hanno diffuso un comunicato congiunto per dare risalto a questa proposta di modifica della legge vigente che potrebbe venir approvata entro la fine dell’anno: “Se l’emendamento caccia selvaggia venisse approvato, una ristretta categoria di individui, peraltro sempre più isolata dal tessuto sociale, sarebbe autorizzata a fare strage di animali selvatici e a mettere in pericolo la pubblica incolumità con il pretesto del controllo della fauna”.
L’APPELLO AI PARLAMENTARI
Il gruppo di associazioni ha lanciato un appello ai parlamentari della Commissione Bilancio della Camera, chiedendo loro di bocciare l’emendamento: “A chiederlo è anche la stragrande maggioranza di italiani che è contraria all’attività venatoria e, quindi, all’uccisione di animali per divertimento, e che siamo certi non mancherà di far sentire la sua protesta contro ogni disegno di deregulation venatoria”.
La Gazzetta dello sport