Pubblichiamo in anteprima il testo della legge 46 approvata dal Consiglio regionale con cui sono state introdotte sostanziali modifiche al Piano socio sanitario regionale 2012-2016. Tra le correzioni più rilevanti quelle apportate all’organizzazione dei servizi veterinari, nella versione precedente del Piano indicati genericamente come “servizi veterinari”, per cui ora si prevede invece che siano “articolati distintamente nelle tre aree funzionali: sanità animale; igiene della produzione, trasformazione, commercializzazione, conservazione e trasporto degli alimenti di origine animale e loro derivati; igiene degli allevamenti e delle produzioni zootecniche”. La modifica è stata introdotta con l’articolo 5 e l’articolo 8 della legge che intervengono a “correggere”, rispettivamente, l’allegato A (al punto “la rete dei Dipartimenti di prevenzione”) e la legge numero 23 del 29 giugno 2012 (Pssr).
Un’altra modifica, sempre al punto riguardante la rete dei Dipartimenti di prevenzione dell’allegato A, con l’aggiunta: “All’interno del dipartimento di prevenzione delle aziende ULSS, viene istituita l’Unità di progetto della sanità pubblica veterinaria e sicurezza alimentare a cui afferiscono i tre servizi veterinari, della sanità animale (SA), dell’igiene della produzione, trasformazione, commercializzazione, conservazione e trasporto degli alimenti di origine animale e loro derivati (SIAOA)e dell’igiene degli allevamenti e delle produzioni zootecniche (SIAPZ), nonché il servizio di igiene degli alimenti e nutrizione (SIAN), in linea con l’organizzazione regionale” (articolo 6).
Infine altra correzione di rilievo al paragrafo riguardante la prevenzione delle zoonosi e delle malattie emergenti dell’allegato A, la sostituzione delle parole “l’osservatorio epidemiologico” con “il Centro regionale di epidemiologia veterinaria” (articolo 4).
«L’approvazione del nuovo piano socio sanitario – commenta Roberto Poggiani, segretario regionale Fvm Veneto – rappresenta un importante segnale di riguardo nei confronti della sanità veterinaria e della prevenzione pubblica. Sono state recepite interamente le istanze che, come Federazione veterinari e medici del Veneto, avevamo a più riprese avanzato perché fossero rispettate le previsioni normative e le peculiarità della nostra professionalità e del nostro ruolo».
E aggiunge: «Stiamo attraversando un momento difficile, tra tagli sempre più pesanti: ogni giorno come veterinari pubblici ci troviamo di fronte a nuovi ostacoli. Ecco perché crediamo che, in questo quadro, il successo che abbiamo ottenuto diventi ancora più rilevante. Gli attacchi alla sanità pubblica e i disconoscimenti all’attività di prevenzione in questi mesi non sono mancati. Ne sono testimonianza i tentativi da parte di tante regioni di svilire e smantellare i servizi veterinari. Ma l’aver ottenuto a livello nazionale con il decreto Balduzzi una chiara definizione dell’assetto dei Dipartimenti di prevenzione ha rappresentato un viatico importante per preservare la piena operatività a difesa della salute pubblica»
«Il nuovo testo del Pssr – spiega ancora Poggiani – rappresenta un riconoscimento della serietà del nostro lavoro, sempre messo in atto nel pieno rispetto delle regole. E crediamo sia anche il risultato della capacità del nostro sindacato di mantenere i rapporti con tutte le componenti di “buona volontà” della classe politica regionale».
«Una capacità di fare squadra che si è manifestata anche di fronte agli attacchi, neppure tanto mascherati, all’Istituto zooprofilattico delle Venezie e alla professionalità di chi ci lavora, con parlamentari ed esponenti dei diversi schieramenti che sono scesi in campo, insieme a noi, per preservarne il ruolo».
«Altro elemento di soddisfazione, in un quadro di generale disaffezione per l’appartenenza sindacale – continua il segretario regionale Fvm – la buona tenuta e l’incremento di iscritti della Federazione veterinari e medici, anche nella nostra Regione. Segno che i colleghi ci stanno dando atto del nostro buon operare. I risultati che riusciamo a ottenere, d’altro canto, vanno a beneficio di tutti. Ai veterinari pubblici del Veneto, dipendenti e convenzionati, chiediamo quindi ancora una volta la loro fiducia e un rinnovato senso di appartenenza, perché la logica della rappresentatività ci darà tanta più forza quanto più adesioni e compattezza riusciremo ad esprimere».
La versione stampabile della legge 46 (Bur del 4 dicembre)
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a cura ufficio stampa Sivemp Veneto – 3 dicembre 2012 – riproduzione riservata