Lo ha garantito il ministro, rispondendo a un’interrogazione della Lega. “L’intervento riguarderà solo il bilancio ministeriale”. Il Fsn, invece, “non sarà toccato”. Rispetto ai costi standard “stiamo lavorando con le Regioni per creare centrali uniche acquisto e per monitorare prezzi”. “Il Ministero della Salute ha presentato la settimana scorsa alcune proposte per ridurre del 3% gli 1,2 miliardi di capitoli di spesa ministeriali”. E’ quanto ha spiegato il ministro Beatrice Lorenzin, nel corso del question time alla Camera, rispondendo a una domanda della Lega sull’eventuale decremento delle risorse del Fondo sanitario nazionale (Fsn) e sulle iniziative per modulare gli abbassamenti di spesa sulla base dei costi standard. La riduzione, invece, “non toccherà il Fsn”.
Per quanto concerne i costi standard, Lorenzin ha sottolineato che “Ministero e Regioni stanno lavorando per raggiungere gli obiettivi fissati dal Patto, tramite le centrali uniche do acquisto sia a livello nazionale che regionale e mediante un sistema di monitoraggio dei prezzi che, comunque, è già in corso”.
Il presidente della Conferenza delle Regioni, Sergio Chiamparino, ha espresso soddisfazione per le rassicurazioni fornite dal ministro della Salute Beatrice Lorenzin in relazione alla ipotesi di tagli al fondo sanitario prospettate nei giorni scorsi da alcuni organi di informazione. ‘Siamo soddisfatti – afferma in una nota – che l’esecutivo, attraverso le risposte fornite dal ministro della Salute alla Camera, abbia confermato gli impegni che erano stati assunti da Governo e Regioni ad agosto, assicurando che il fondo sanitario non subira’ tagli’.
Dopo le rassicurazioni fornite nel corso del question time di ieri alla Camera, Lorenzin in serata ha ribadito negli studi di ‘Porta a Porta’ che “il Fondo sanitario nazionale non sarà toccato”. Il ministro però ha richiamato i presidenti di Regione a un comune senso di responsabilità “per garantire, entro il prossimo 31 dicembre, l’aggiornamento dei Lea e la riorganizzazione dei posti letto”. Si tratta di due priorità ineludibili, “che consentiranno al sistema una quota di risparmi pari a 900 milioni”.
Lorenzin ha ricordato che il Ministero, tramite il Patto per la Salute, “ha assicurato un finanziamento importante al Fsn. Ora però le Regioni devono rispettare gli impegni perché, in caso contrario, ci riprenderemo una parte delle risorse”. Altri risparmi arriveranno dai costi standard, “già applicati al Riparto del 2013 e che adotteremo anche per quello del 2014, e dalla creazione delle centrali uniche di acquisto, a livello regionale e nazionale”.
18 settembre 2014