1 settembre 2020, il comunicato dell’Intersindacale. I Sindacati della Dirigenza medica veterinaria e sanitaria del Veneto vedono oggi la conclusione di un lungo periodo di incontri (nella nuova modalità obbligata da remoto) con la Regione Veneto, nelle persone dell’assessore Manuela Lanzarin e del Direttore dell’Area sanità e sociale Domenico Mantoan, un lavoro proficuo che il periodo Covid non ha fermato. Sono stati necessari molti confronti e grande disponibilità da ambo le parti per siglare all’unanimità il primo accordo a livello regionale in Italia dopo l’entrata in vigore del CCNL 2016-2018
Un accordo di indirizzo, guida per tutte le Aziende Sanitarie del Veneto che comprende svariate materie dai concorsi per il ricambio generazionale della categoria fino alle indicazioni e limiti per la libera professione del singolo professionista o per le prestazioni aggiuntive, il tutto al fine di limitare la lista di attesa dei cittadini.
L’accordo riguarda anche i criteri di valutazione dei dirigenti e l’equo compenso per la posizione del professionista che deve essere univoca per l’incarico ricoperto indipendentemente dalla Ulss in cui lavora. E’ stato fatto un grande passo avanti per la lotta alla disuguaglianza retributiva in rapporto all’Azienda di appartenenza in tutto il Veneto, retaggio di differenti eredità contabili del passato con impiego di importanti risorse aggiuntive da parte della Regione.
E’ stata sancita la differenza di impatto fisico e professionale dell’istituto della reperibilità, la modalità di lavoro per cui un professionista deve arrivare in ospedale nel minor tempo possibile a tutte le ore del giorno e della notte. Adesso la frequenza di chiamata sarà un fattore determinante per differenziare l’impegno e la difficoltà di un sanitario a seconda del reparto di appartenenza secondo la gerarchia delle urgenze ed un primo passo per favorire la istituzione delle guardie attive.
Consideriamo fondamentale per i rapporti futuri fra direzioni e rappresentanti dei lavoratori anche la nostra unanime dichiarazione a verbale finale con richiesta alla Regione di introdurre dal 2021 tra gli obiettivi dei Direttori generali l’assenza di violazioni del Contratto collettivo nazionale sancite da sentenze passate in giudicato in Tribunale.