La Tribuna di TREVISO. Domenica nera sul fronte della lotta al coronavirus: le ambulanze del Suem 118 trevigiano hanno soccorso un cinquantenne e un ragazzo di 24 anni con gravi polmoniti da Covid. Le condizioni del primo sono particolarmente serie: è stato disposto il ricovero in Terapia intensiva al Ca’ Foncello. Anche il ragazzo è stato ricoverato all’ospedale di Treviso, ma fortunatamente in area non critica. Entrambi non sono vaccinati. Continua a peggiorare il quadro di contagi e ricoveri nell’Ulss 2: siamo tornati ai livelli di ottobre 2020 e, nell’attesa che cambino i parametri, la provincia di Treviso avrebbe già valori da zona gialla.
INCUBO RICOVERI Sono giornate di grande apprensione per l’azienda sanitaria, che giorno dopo giorno vede incrementare il numero dei posti letto occupati nei suoi ospedali da pazienti affetti da Covid. Il vaccino sta proteggendo le fasce di popolazione più a rischio, ma resta ampia la platea di trevigiani non immunizzati e i dati sulle ospedalizzazione iniziano a essere allarmanti. Una settimana fa – domenica 11 luglio – i ricoveri erano tre, oggi siamo a nove. Il bollettino regionale di domenica mattina ne includeva sette, di cui quattro a Treviso (uno in rianimazione), uno a Castelfranco (in rianimazione), due a Montebelluna (in area non critica).
I CASI PIÙ GRAVI Il report di Azienda Zero non poteva conteggiare i due ulteriori ricoveri della giornata di ieri. “Abbiamo avuto altri due ingressi all’ospedale del capoluogo, un 52enne intubato in Terapia intensiva e un ragazzo di 24 anni, tutti e due per polmonite da Covid” commenta il direttore generale dell’Ulss 2 Francesco Benazzi, “entrambi senza nemmeno una dose di vaccino. Non sappiamo ancora quale sia il link epidemiologico relativo ai due casi, ma entrambi provengono dalla zona di Treviso, che in questo momento è quella più colpita. È stato necessario andare a Treviso ha numeri da zona gialla con 47 casi settimanali ogni 100 mila abitanti prenderli a casa con l’ambulanza, non stavano bene da alcuni giorni e la situazione si è aggravata domenica. Per il 52enne, in particolare, è stato disposto subito il ricovero in Rianimazione”.
IL BOLLETTINO Benazzi sottolinea che “in questo momento non sappiamo se la variante Delta sia più aggressiva, ma di sicuro si diffonde più facilmente”. La mutazione “ex indiana” è diventata prevalente anche in provincia di Treviso, ed è responsabile dell’impennata di casi dell’ultima settimana. Da domenica 11 a domenica 18 luglio in provincia di Treviso sono state 416 le nuove diagnosi di Covid, un’incidenza quindi di 47 casi ogni centomila abitanti, molto vicina alla soglia dei 50 che farebbe scattare la zona gialla (ma vale solo su base regionale, e i parametri saranno rivisti). Ieri nell’Ulss 2 sono stati 58 i nuovi positivi. –