Oltre 600 gatti di tutte le razze sono arrivati a Bologna questo weekend non solo dall’Italia ma anche da Germania, Russia, Polonia, Slovenia e stanno sfilando al Pala Nord in occasione di Star Cats Show 2013, l’expo felina internazionale dove saranno premiati gli esemplari più belli della tigre domestica.
Il gatto, il più elegante e sacro degli animali di casa, divinizzato dagli egizi, adorato da Maometto, coccolato dalla regina Vittoria, è l’animale preferito dalle famiglie italiane, più apprezzato anche del cane visto che richiede meno attenzioni e meno uscite. Si calcola siano 7,5 milioni gli esemplari felini lungo lo Stivale, contro 7 milioni di cani, anche se l’assenza di un’anagrafe nazionale non permette che stime. Così come si discute attorno alla cifra di 2,6 milioni di gatti randagi in giro per le strade del Paese.
Non ci sono però i comuni felis silvestris sotto i riflettori bolognesi dell’Associazione nazionale felina italiana, bensì un mondo evanescente di gattofili disposti a spendere più di mille euro per un piccolo amico a quattro zampe da esposizione (per quanto la crisi abbia indotto al ribasso anche i listini degli allevamenti). “Sono una settantina le razze di gatti oggi conosciute – spiega Laura Burani, organizzatrice di Star Cat Show e giudice dell’Anfi, l’unica associazione autorizzata a rilasciare pedegree felini in Italia – e qui a Bologna una giuria internazionale giudicherà gli animali più pregiati solo in base agli standard di bellezza, no ndi bravura come si fa per i cani”.
Anche per i gatti ci sono le mode e basta un giro al Pala Nord per capire che oggi i più amati sono i main coon, i gatti giganti americani, seguiti a ruota dai sacri di Birmania, i gatti con i guanti (per le loro zampine bianche). La crisi non si annusa tra le centinaia di bestiole vezzeggiate e vanitose che costano cifre a tre zeri, gli accessori griffati e le gabbiette dorate. Lo conferma anche l’ultima indagine di Assalco-Zoomark, secondo cui il mercato italiano degli animali domestici è continuato a crescere anche lo scorso anno: solo la spesa per l’alimentazione di cani e gatti è salita del 2,1% a 1,74 miliardi. Cifra che sale a 3 miliardi se si considerano accessori e articoli per la cura e l’igiene. Un settore che dà lavoro solo in Italia a 63mila persone tra negozi specializzati, industrie, reti distributive e veterinari (circa 6.800).
Secondo Eurispes oggi oltre il 55% degli italiani vive con un pet e quasi due su tre non badano a spese per i compagni senza parola, anche perché più del 90% dei proprietari e più dell’80% dell’opinione pubblica attribuisce benefici reali alla presenza degli animali in casa, in termini di compagnia, affetto, aiuto nei momenti difficili. Il 55% degli italiani e il 75% dei proprietari è addirittura convinto che cani e gatti “contribuiscono a tenere unita la famiglia”, rileva ancora Eurispes. La tradizione popolare narra infatti che il gatto abbia capacità sensitive e terapeutiche, tra le quali quella di captare le energie negative dell’ambiente e di catalizzarle su di sé. I monaci zen ritenevano fosse in grado di “mostrare la via” grazie ai suoi acutissimi sensi di udito, olfatto e vista, tanto da essere considerato un essere soprannaturale da venerare come un dio nell’antico Egitto o demonizzare come satanico nel Medioevo.
Il Sole 24 Ore – 25 novembre 2013