Martedì prossimo l’Asl 12 discuterà con i sindacati dell’atto aziendale di organizzazione e funzionamento per il prossimo triennio. Un passaggio obbligatorio, cui seguirà l’incontro con il consiglio sanitario in vista poi dell’approvazione richiesta dalla Regione entro fine mese.
Un atto previsto nel Piano sociosanitario regionale ma, nella situazione attuale, l’Asl 12 e tutte le altre aziende sanitarie del Veneto non potranno approvare la parte relativa ad aspetti sanitari, primariati e altri servizi. Per un semplice motivo: è stato appositamente richiesto dalla Regione dal momento che non sono state approvate ancora le schede ospedaliere e territoriali. Come la Regione ha approvato prima il Piano sociosanitario senza avere in mano ancora le schede, ora le Asl dovrebbero approvare un atto di funzionamento fondamentale lasciando fuori dalla discussione il 65 per cento dello stesso atto, cioè gli aspetti che interessano ai cittadini. Fatto sta che al momento, sindacati e Asl 12 discuteranno solo di suddivisione di uffici tecnici, attività sociosanitarie, direzioni e dipartimento prevenzione. Oltre ad altre questioni che però girano bene alla larga dagli aspetti sanitari veri e propri e dai contesti ospedalieri che toccano l’Angelo, il Civile, i possibili ospedali di comunità. Curioso poi che nella creazione di nuove unità operative nel comparto amministrativo, ci siano più posti rispetto al numero effettivo di addetti in servizio attualmente. Verrebbe da dire che, almeno, non si parla di tagli di personale. Se l’Asl 12 riuscirà ad approvare l’atto entro il 31 agosto, la Regione avrà 60 giorni di tempo per ratificare il documento. Un passaggio che all’inizio doveva essere fatto entro il 31 luglio, poi è stato dato un mese di tempo in più. Ma in molti si chiedono il perché di tutta questa fretta.
Simone Bianchi – La Nuova Venezia – 22 agosto 2013