Nuovo focolaio, il quinto, di influenza aviaria in Emilia-Romagna in un allevamento a Mordano, nell’Imolese, a circa due chilometri dagli altri due allevamenti risultati positivi e dove sono state già abbattute quasi 700mila galline ovaiole di proprietà di Eurovo. Questo nuovo allenamento contaminato, sempre dell’Eurovo, è di pollastre. L’abbattimento di altri 98mila capi da oggi. Era già stato autorizzato dal ministero della Sanità a scopo cautelativo quando, prima che iniziassero le operazioni, i prelievi effettuati hanno dato esito positivo. E’ stato deciso di abbattere in via preventiva anche tutte le 84mila galline ovaiole a Rondanina di Imola, un allevamento biologico sempre dell’Eurovo. Il sesto focolaio in un allevamento domestico a Bondeno. La situazione epidemiologica.
I risultati sono confermati dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie e dalla Regione Emilia-Romagna che continua il monitoraggio degli allevamenti della zona. Il sesto focolaio in una frazione di Bondeno. Si tratta di sei animali allevati per il consumo personale da un privato. Le galline, risultate positive al virus H7 in seguito alla conferma del centro di referenza nazionale per l’influenza aviaria, si trovavano in una zona oltre le precedenti aree soggette a vincoli e individuate dalla normativa sanitaria europea e nazionale. Istituita una nuova zona di protezione e sorveglianza. Salgono così a sei gli allevamenti emiliani per i quali il Ministero della Salute ha disposto l’abbattimento degli animali. In tutti è stata rilevata la presenza del virus H7N7.
Sulla base dei protocolli operativi per la prevenzione della diffusione del virus sarà istituita una nuova zona di protezione e sorveglianza intorno al focolaio di Bondeno: la prima, più vicina, riguarda parte dei comuni di Bondeno e Finale Emilia e la seconda, più ampia, che interessa le restanti parti di Bondeno e Finale e alcune aree dei comuni di Cento, S. Agostino, Mirabello e Mirandola.
L’ORDINANZA – L’ordinanza per l’attuazione degli interventi previsti sarà emanata dal Ministero della Sanità poiché sono interessate dall’area di sorveglianza anche alcune zone della provincia di Mantova. Cosa fare per chi ha allevamenti domestici Per quanto riguarda gli allevamenti domestici di galline, anatre, oche e altri volatili – definiti in gergo «allevamenti avicoli rurali» – non ci sono pericoli che possano derivare dal consumo delle loro carni o uova.
LE PRECAUZIONI – Le precauzioni da utilizzare sono quelle che servono per evitare il contatto con animali selvatici: in questo momento di emergenza è necessario proteggere gli animali tenendoli al chiuso. Inoltre, è opportuno che i proprietari degli animali e i loro familiari evitino sia il contatto con animali di specie sensibili (galline, anatre, oche e altri volatili) all’influenza aviaria di altri allevamenti sia lo scambio di attrezzature per la gestione di questi animali.
Quanto al nuovo focolaio di Mordano, la stessa Eurovo aveva deciso, già dal 21 agosto (giorno in cui è emerso il primo focolaio di Mordano), di sospendere in via cautelare ogni movimento di materiali e prodotti nella pulcinaia di via Porzia a Mordano (98.000 capi) e nell’allevamento biologico di galline ovaiole Rondanina a Imola(84.000 capi), entrambi poco distanti dai due allevamenti di Mordano. Ieri, spiega il gruppo, è arrivata la decisione delle autorità competenti di procedere alla soppressione di tutti volatili, ‘mossa’ che il gruppo definisce “operazione decisiva per il contenimento del virus”.
Procedono intanto le operazioni di abbattimento e sanificazione dei primi due allevamenti colpiti dal virus di influenza aviaria a Mordano, di cui si sta occupando la Cooperativa del Bidente, incaricata da viale Aldo Moro. La bonifica di tutti i siti in cui e’ stata rilevata (o si sospetta) la presenza del virus di influenza aviaria in Emilia Romagna è prevista entro i primi giorni della prossima settimana.
Intanto a Ferrara si registra un caso di contagio nei pollai di famiglia
Il virus dell’influenza aviaria “si sposta” dagli allevamenti ai cortili di campagna. Un caso di aviaria rilevato a Scortichino, una frazione di Bondeno.
A darne conferma la AUSL, alla quale il prorietario del pollaio ha dato l’allarme non appena ha trovato morte le sue gallinelle. Probabilmente, se il virus “ha saltato” il fosso di proteizione sanitaria fra allevamenti industriali e le campagne del ferrarese è per le specie di volatili selvatici ma non vi è nessun allarme né alcun pericolo.
I veterinari del servizio sanitario avrebbero individuato alcuni polli affetti dal virus dell’influenza aviaria, a seguito di un controllo eseguito presso un privato, che ha alcune galline ovaiole. Dunque, anche se non si esclude che l’aviaria possa nascondersi anche altrove sul territorio, e i controlli cercheranno nei prossimi giorni di verificarlo, al momento il focolaio dell’influenza che colpisce i volatili sarebbe stato individuato. E, quindi, non desterebbe particolare preoccupazione. La procedura per contrastare il virus H7N7 resta quella che è stata adottata per gli allevamenti industriali di Ostellato e Portoverrara: le galline del pollaio saranno abbattuti e il primo effetto di questo nuovo ritrovamento sarà un comprensibile aumento della soglia di attenzione, in attesa dei prossimi sviluppi. Da evidenziare, comunque, per la sicurezza dei cittadini e per non scoraggiare i consumi di un settore da sempre molto controllato dalle autorità competenti, va ricordato che il virus a bassa patogenicità per l’uomo, cui dà sintomi di congiuntivite e seminfluenzali.
Per fornire istruzioni chiare su come prevenire il contagio, le Asl consigliano di allevare il pollame domestico in luoghi chiusi evitando di farlo razzolare in spazi aperti, a meno che questi non siano delimitati da reti, aumentare e abbeverare gli animali al chiuso o sotto una copertura, per evitare che il cibo e l’acqua attraggano animali selvatici e fare attenzione a non usare acqua proveniente da serbatoi di superficie a cui hanno accesso i volatili selvatici.
testo a cura di C.Fo. – 5 settembre 2013 – riproduzione riservata