Le autorità sanitarie bulgare hanno confermato un caso di influenza aviaria ad alta patogenicità – sottotipo H5N1 in un pellicano (Pelecanus crispus) rinvenuto morto sulle coste del Mar Nero nella regione di Burgas, in Bulgaria.
Sono state istituite le zone di protezione e sorveglianza. All’interno di quest’ultima sono presenti due allevamenti commerciali, uno di galline ovaiole e uno di selvaggina. Gli altri allevamenti presenti nelle zone di restrizione sono tutti a carattere rurale.
Oltre al pellicano, è stato trovato morto anche un gabbiano testa nera (Chroicocephalus ridibundus), in seguito risultato negativo ai test per influenza aviaria. Entrambi sono stati rinvenuti durante le attività di sorveglianza passiva attuate nell’ambito del programma definito a livello comunitario.
La regione di Burgas si trova nell’area protetta di Poda, importante area di sosta per molti migratori.
Il Ministero dell’ Agricoltura ha rassicurato che non vi è nulla di pericoloso nella situazione che si è creata in quanto sono stati predisposti tutti i provvedimenti necessari per la sicurezza. E` stata predisposta un’ area protetta di 3 chilometri e una zona di sorveglianza di 10 chilometri attorno alla localita` Poda. E` vietata la caccia di selvaggina ed il trasporto di pollame e fertilizzanti non trattati.
2 febbraio 2015