Verde e gasolio superano il +15% Balzo dei biglietti aerei (+20%) I consumatori: una famiglia spende 1.628 euro annui in più. Istat: in agosto l´inflazione tocca il 3,2%. Agricoltori: aumento dei costi aziendali
Ad agosto l´inflazione torna a salire, passando al 3,2% dal 3,1% di luglio, spinta dal rialzo dei prezzi dei carburanti, dei trasporti e del cosiddetto carrello della spesa. Insomma le stime preliminari dell´Istat mostrano come dopo la pausa con la discesa registrata lo scorso mese, i listini riprendano la loro corsa.
L´Istituto di statistica spiega che la principale spinta è arrivata dal comparto energetico, con la benzina e il gasolio in crescita a doppia cifra, la verde in aumento del 15,1% in un anno e il gasolio del 17,5%. D´altra parte ad agosto a salire sono proprio i prezzi degli acquisti più frequenti, dal pieno alla tavola, con un rialzo annuo del 4,3%, un livello ampiamente superiore sia al tasso d´inflazione complessivo che a quanto registrato il mese scorso (+4,0%). La fiammata dei carburanti investe tutto il settore della mobilità, con l´Istat che segna per il capitolo trasporti un aumento del 6,2% su base annua. A far riscaldare i prezzi in estate contribuisce anche il caro vacanza, che ogni anno si ripresenta con la bella stagione, così in un solo mese i biglietti aerei salgono del 20,1% e i traghetti del 23,3%. Ma nel panorama europeo l´Italia non fa eccezione, infatti i prezzi al consumo tornano a crescere nell´eurozona ad agosto, al 2,6% dal 2,4% di luglio. Anche se il dato rilevato da Eurostat (indice Ipca) per la Penisola si pone al di sopra della media (+3,5%).
Le stime dell´Istat suscitano reazioni preoccupate sia tra i consumatori che tra i commercianti. Per il Codacons il rincaro del carrello della spesa «tradotto in termini di costo della vita significa che, su base annua, una famiglia di tre persone spenderà, solo per fare la spesa di tutti i giorni, 581 euro in più, mentre per una famiglia di quattro persone la stangata sarà di 628 euro all´anno». Invece secondo le stime dell´Osservatorio nazionale Federconsumatori «il tasso di inflazione concreto e reale è pari al 5,5%, che equivale ad un aggravio di 1.628 euro annui a famiglia solo per prezzi e tariffe (al netto, quindi, della tassazione)». Mentre Confcommercio spiega che «il riacutizzarsi delle tensioni sui prezzi delle materie prime energetiche si è trasferito al consumo, contribuendo in misura rilevante nel determinare l´aumento dell´inflazione», a spese di famiglie e imprese. Sulla stessa linea Confesercenti, che fa appello al governo affinchè tagli le accise.
Per la Coldiretti, il calo mensile degli alimentari è dovuto a una «crisi che spinge alle promozioni», le quali hanno «ormai un peso superiore al 30% in un carrello medio della spesa».
Confagricoltura avverte come il settore «continui a dare un contributo al contenimento dell´inflazione, ma sia in grandissima difficoltà per gli aumenti dei costi aziendali». E la Cia spiega così il rialzo dei prezzi del carrello della spesa: «A pesare è soprattutto il ´caro-feriè, con i rincari mensili dei carburanti e dei servizi di trasporto passeggeri legati alle vacanze degli italiani».
1 settembre 2012