Tre tonni rossi, dal peso complessivo di circa due quintali, sono stati sequestrati, l’altra notte, dal nucleo di polizia marittima della capitaneria di porto di Chioggia. Il fatto è accaduto al mercato ittico all’ingrosso, dove la guardia costiera ha un presidio permanente, durante il controllo ad un furgone che trasportava prodotti ittici diretti a Mantova.
Il conducente ha spiegato che i tre esemplari provenivano da pescatori sportivi di cui non conosceva l’identità. Il tonno rosso è una specie protetta, di cui, per alcuni mesi all’anno, si possono pescare un certo numero di esemplari in tutta Italia, a fini commerciali. I tonni pescati in questo modo devono essere accompagnati da una certificazione che serve proprio a “contare” il prelievo effettuato. Gli esemplari provenienti da pesca sportiva possono essere usati a scopo alimentare, uno solo per pescata, da chi li ha catturati, previa comunicazione alla capitaneria competente ma ne è vietata la commercializzazione. Quest’anno la pesca del tonno rosso non è ancora stata aperta. Dunque quei tonni, in ogni caso, non dovevano essere lì, anche se i militari della guardia costiera hanno riconosciuto le tipiche ferite da amo da pesca sportiva. Da notare anche che la cattura di questi esemplari (di medie dimensioni) è possibile solo in mare ad almeno otto miglia dalla costa e, quindi, con barche di una certa potenza che, solitamente, pescano in gruppi da due o tre. Dunque chi li aveva pescati sapeva quel che faceva e sapeva di violare la legge. Al commerciante è stata elevata una multa di quattromila euro, mentre i tonni sono stati venduti all’asta e il ricavato (duemila euro) è finito nelle casse dell’amministrazione statale
La Nuova Venezia – 19 aprile 2013