Una veterinaria pubblica autonoma e forte, adeguata alla realtà socio-economica del Veneto, dotata di personale e mezzi idonei ad affrontare le sfide che la attendono. Questi i temi che saranno al centro del XXVII Congresso regionale elettivo del Sindacato veterinari di medicina pubblica del Veneto che si terrà il 5 ottobre, a partire dalle 9, all’hotel Aqualux di Bardolino (Verona). Porteranno il loro saluto, tra gli altri, l’assessore regionale alla sanità Luca Coletto, il presidente del Consiglio regionale, Clodovaldo Ruffato, il direttore dell’Unità di progetto veterinaria della Regione Veneto, Giorgio Cester, il direttore dell’Ulss 22 Alessandro Dall’Ora. Un appuntamento che si ripete ogni quattro anni e che costituisce un momento di confronto importante per gli iscritti al sindacato che rappresenta la quasi totalità dei veterinari pubblici della nostra Regione.
Tanto più oggi, in un momento in cui la crisi economica e l’instabilità istituzionale continuano ad avere pesanti ripercussioni sulla sanità pubblica, sul mondo produttivo, sulle politiche sociali, sulla vita delle famiglie e dei cittadini.
In una stagione di contraddizioni, quale è quella che la sanità italiana sta vivendo, e in preparazione del Congresso nazionale Sivemp di fine ottobre a Maiori (Salerno), l’assise veneta affronterà le questioni centrali per la veterinaria pubblica, a partire dal ruolo di un sindacato sempre più protagonista e che si pone come autorevole interlocutore della Regione.
La crisi economica e le scelte politiche nel nostro Paese e nel Veneto hanno ridotto drasticamente le risorse destinate al Servizio sanitario nazionale, facendone ricadere le conseguenze su quanti direttamente vi operano, chiamati spesso a supplire a gravi carenze progettuali e finanziarie. E questo è ancor più vero per i dipartimenti di prevenzione e per la sanità veterinaria pubblica veneta, troppo spesso misconosciuta e sottostimata. I servizi veterinari veneti sono cronicamente in carenza di organico e le ultime disposizioni regionali riducono in modo drastico anche le figure apicali.
Il Sivemp Veneto in questi anni ha rappresentato con forza le problematiche e le criticità che la sanità pubblica si è trovata ad affrontare, ricoprendo un ruolo attivo e propositivo, con un impegno costante in difesa dei diritti dei veterinari pubblici. E concorrendo, di conseguenza, a garantire l’efficienza dei servizi veterinari delle Usl, dell’Istituto zooprofilattico, dei convenzionati e di quanti concorrono alla tutela indispensabile della sanità, il benessere animale e la sicurezza alimentare.
«Nonostante le penalizzazioni e l’inadeguatezza di uomini e mezzi i servizi veterinari veneti hanno continuato ad operare con grande spirito di responsabilità controllando con successo tutte le emergenze che si sono via via presentate in questi anni – spiega Roberto Poggiani segretario regionale Fvm-Sivemp -. Il nostro sindacato ha dovuto affrontare un lavoro lungo e impegnativo, durante il quale non sono mancati gli ostacoli ma di cui si potranno raccogliere i frutti nei prossimi anni, se esso saprà mantenersi unito e coerente nella difesa dei valori che fin qui ha sostenuto, nell’interesse primario dei cittadini più ancora che della categoria».
Il Congresso del Sivemp Veneto, che provvederà al rinnovo delle cariche regionali, si aprirà alle 9. Sono previsti, la gli interventi dell’avvocato Natale Callipari e del dottor Mauro Gnaccarini che tratteranno rispettivamente gli aspetti giuridici e sindacali delle responsabilità e competenze del veterinario pubblico. Seguiranno le relazioni del segretario regionale Fvm-Sivemp Roberto Poggiani e del segretario tesoriere Mario Parisotto.
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2 ottobre 2013