Sulla Gazzetta ufficiale europea del 23 luglio 2016 sono state pubblicate le Conclusioni del Consiglio sul miglioramento dei prodotti alimentari. Le attuali conclusioni partono ricordando le precedenti Consiglio del 6 dicembre 2007 sul libro bianco della Commissione “Una strategia europea sugli aspetti sanitari connessi all’alimentazione, al sovrappeso e all’obesità”, e le altre conclusioni del Consiglio e/o le iniziative dell’Unione europea volte a ridurre alcune sostanze nutritive, come grassi saturi, zuccheri aggiunti e sale negli alimenti, al fine di contrastare obesità e altre malattie croniche e non trasmissibili, per incidere su una migliore salute e qualità di vita dei cittadini Ue, oltre che sulla sostenibilità dei sistemi sanitari.
Il Consiglio nota che, nella popolazione europea, la prevalenza di sovrappeso, obesità e altre malattie non trasmissibili legate all’alimentazione è troppo elevata e in aumento, il che ha un impatto negativo sulla speranza di vita, riduce la qualità di vita dei cittadini dell’Unione e incide sulla società, ad esempio mettendo a rischio la disponibilità di forza lavoro sana e sostenibile e provocando costi sanitari elevati, e quindi un onere sugli Stati membri e sull’Unione europea stessa, che potrebbero incidere sulla sostenibilità dei sistemi di assistenza sanitaria.
In particolare, desta grande preoccupazione l’alta prevalenza e l’aumento di sovrappeso e obesità tra i bambini. Per migliorare la dieta delle persone, il Consiglio riconosce che l’alimentazione sana dovrebbe essere la scelta più facile. E’ quindi necessario un approccio olistico: un ambiente fisico e un contesto sociale che sostengono e incoraggiano abitudini alimentari sane, informazioni nutrizionali obiettive e un’istruzione orientata alla salute pubblica.
Uno strumento importante è il miglioramento dei prodotti alimentari, ma la riduzione di elementi come sale, grassi saturi e zuccheri aggiunti, o del valore energetico, e un aumento della disponibilità di porzioni piccole e/o ridotte, non devono incidere sulla qualità e la sicurezza dei prodotti stessi.
I governi hanno la responsabilità di fissare obiettivi in materia di salute pubblica che dovrebbero essere poi conseguiti in collaborazione con gli operatori del settore alimentare e altre parti interessate pertinenti. Gli operatori del settore alimentare, lungo tutta la catena alimentare, hanno una responsabilità in relazione al miglioramento dei prodotti e dei pasti che offrono, contribuendo a rendere facile la scelta di un’alimentazione sana. Inoltre gli orientamenti sulla composizione degli alimenti dovrebbero essere forniti da organismi pubblici (quali ospedali, scuole e residenze per anziani o studenti), anche tramite appalti pubblici.
Le differenze culturali relative alle preferenze e ai comportamenti alimentari possono determinare parzialmente questo approccio. Così gli alimenti locali e tradizionali, comprese le indicazioni geografiche potrebbero essere oggetto di un’attenzione particolare, tenendo conto della situazione nazionale.
Il sale, i grassi saturi e gli zuccheri aggiunti contenuti negli alimenti dovrebbero essere ridotti gradualmente, per consentire l’accettazione dei prodotti migliorati da parte dei consumatori.
Tutto ciò premesso il Consiglio invita gli Stati membri, in collaborazione con le pertinenti parti interessate, ad approntare un piano nazionale per il miglioramento dei prodotti alimentari entro la fine del 2017, sia esso un nuovo piano o un’integrazione a quello esistente, al fine di rendere più facile per i consumatori la scelta di un’alimentazione sana entro il 2020: il piano deve considerare una più ampia disponibilità di alimenti con minore contenuto di sale, grassi saturi e zuccheri aggiunti e un valore energetico inferiore e, nel caso, una riduzione delle porzioni, fornendo inoltre informazioni sulla composizione nutrizionale degli alimenti trasformati.
Invita gli Stati membri e la Commissione a riferire regolarmente, almeno ogni due anni, in merito ai progressi conseguiti nell’ambito delle iniziative di miglioramento dei prodotti alimentari e a condividere, ove disponibili, parametri di riferimento, migliori pratiche di attuazione e risultati. Inoltre li invita a sostenere progetti tecnologici e di ricerca nel settore del miglioramento dei prodotti alimentari per elaborare e applicare conoscenze scientifiche solide e aggiornate, e sensibilizzare le PMI anche al fine di facilitarne il coinvolgimento, ad esempio tramite il sostegno a progetti di ricerca.
Infine invita la Commissione a valutare i parametri di riferimento esistenti per la riduzione di sale e grassi saturi nel contesto dei quadri UE e sostenere lo sviluppo di nuovi possibili parametri di riferimento secondo un calendario chiaramente definito; istituire gruppi di lavoro con esperti degli Stati membri e parti interessate nell’ambito della piattaforma d’azione europea per l’alimentazione, l’attività fisica e la salute; continuare a sostenere il miglioramento della base scientifica, del monitoraggio e della raccolta e condivisione di dati a livello dell’UE; agevolare lo scambio di migliori pratiche.
Fonte Unaitalia – 25 luglio 2016