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Consiglieri regionali sulla via di Roma, ecco chi prepara valigia

Consiglieri regionali in pista per il parlamento. In molti speravano di poter compiere il grande balzo dalla laguna alla capitale (in particolare i veterani di Palazzo Ferro Fini che dopo tre mandati non scorgono all’orizzonte grandi chance per un quarto giro) ma a conti fatti, complici lo stop imposto dalla Lega ai suoi da un lato e la rinuncia di molti pidiellini spaventati dal caos berlusconian-capitolino dall’altro, il numero dei papabili finisce per stare sulle dita di una mano.

C’è Laura Puppato, capolista al Senato per il Pd (l’elezione è matematica), protagonista di un’ascesa fulminante dalla sua Montebelluna al parlamento e chissà, se vincesse Bersani magari pure più in là (ha già avvertito: «Il Veneto non può restare fuori dal governo»). A meno di 3 anni dalla sua nomina a capogruppo, lascerà lo scranno a Claudio Niero, ex sindaco di Ponzano, la città della famiglia Benetton. Scendendo lungo la scala delle chance di successo tocca a Stefano Valdegamberi, veronese, capogruppo Udc, il cui inserimento nella lista per la Camera Veneto 1 al secondo posto dietro al paracadutato Gian Luca Galletti ha scatenato un putiferio in riva all’Adige (papabile per l’elezione è solo il primo posto, ma il segretario dei centristi Antonio De Poli assicura che Galletti, capolista anche nella natia Emilia Romagna, alla fine sceglierà d’essere eletto lì, lasciando campo libero al «Valde»). La base veronese avrebbe preferito il segretario provinciale Stefano Marzotto, adducendo come motivazione anche il fatto che Valdegamberi sarà sostituito da Tito Brunelli, mai iscritto all’Udc, già assessore al Sociale nella giunta Zanotto, candidato alle Regionali in quota «Alleanza per l’Italia», mentre l’anno scorso, alle amministrative, aveva corso per «Piazza Pulita», una civica di appoggio al candidato del centrosinistra.

Deve sperare che il capolista opti per l’elezione altrove (nel caso di specie in Lombardia) anche Andrea Causin, consigliere regionale veneziano, ex Pd, lanciato da Italia Futura al terzo posto alla Camera dietro ad Alberto Bombassei (il pronostico per i montiani è infatti di fare due deputati nel collegio Veneto 2). Se andrà bene, gli subentrerà Piero Marchese, responsabile organizzativo del Pd già al Ferro Fini per 10 anni, col risultato che If-Verso Nord perderà uno dei suoi due alfieri in laguna e i democrats ne guadagneranno uno in più. Chiude l’Idv: il capogruppo Gennaro Marotta sarà in lista con Ingroia, al quarto posto alla Camera Veneto 2. Posizione infelice. Se la lista dell’ex pm antimafia dovesse riuscire nel clamoroso exploit, comunque, gli subentrerebbe Luciano Zennaro di Chioggia.

Corriere Veneto – 15 gennaio 2013

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