E’ stata pubblicata sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea del 4 dicembre la Raccomandazione della Commissione del 3 dicembre sulla riduzione della presenza di diossine, furani e PCB nei mangimi e negli alimenti. Tale atto giuridico sostituisce la Raccomandazione 2011/516/UE. La Commissione europea raccomanda agli Stati membri di effettuare – in proporzione alla loro produzione, al loro uso e al loro consumo di mangimi e alimenti – controlli casuali sulla presenza di diossine, PCB diossina-simili e PCB non diossina-simili. E’ inoltre opportuno, si aggiunge nella nuova Raccomandazione, che gli Stati membri controllino specificamente la presenza di diossine, PCB diossina-simili e PCB non diossina-simili particolarmente in una serie di prodotti. La raccomandazione della Commissione del 3 dicembre 2013
E cioè:
uova da allevamento all’aperto e uova biologiche;
fegato di agnelli e pecore;
granchi guantati per quanto concerne:
– muscolo delle appendici (separatamente)
– carni scure (separatamente)
– prodotto totale (mediante un calcolo che tenga conto dei livelli rilevati nel muscolo delle appendici e carni scure e loro proporzione relativa);
erbe aromatiche essiccate (mangimi e alimenti);
argille vendute come integratore alimentare.
In caso di mancato rispetto delle disposizioni della direttiva 2002/32/CE (che fissa i tenori massimi per le diossine e per la somma di diossine e PCB diossina-simili) e del regolamento (CE) 1881/2006 (che fissa invece i tenori massimi per quanto riguarda gli alimenti) e qualora vengano riscontrati livelli superiori ai livelli di azione stabiliti dalla presente raccomandazione (vedi tabella sotto) per quanto riguarda gli alimenti e quelli stabiliti dalla direttiva 2002/32/CE per i mangimi, gli Stati membri in collaborazione con gli operatori dovranno:
- avviare delle indagini per individuare la fonte di contaminazione;
- prendere provvedimenti per ridurre o eliminare la fonte di contaminazione.
Tutti i dati sulla presenza di diossine, PCB diossina-simili e PCB non diossina-simili nei mangimi e negli alimenti raccolti dagli Stati membri andranno presentati all’Authority europea per la sicurezza alimentare (EFSA). Inoltre, gli Stati membri dovranno anche informare la Commissione e gli altri Stati membri in merito ai risultati delle indagini condotte e ai provvedimenti presi per ridurre o eliminare la fonte di contaminazione.
Sicurezza Alimentare Coldiretti – 6 dicembre 2013