Nella dichiarazione dei redditi precompilata i contribuenti troveranno anche le spese mediche sostenute che danno diritto a detrazioni d’imposta. Almeno a partire dalla dichiarazione 2016. Prosegue la messa a punto del decreto legislativo attuativo della delega fiscale con cui il Governo punta a semplificare la vita fiscale a cittadini e imprese.
Come anticipato martedì dal Sole 24 Ore il decreto sulle semplificazioni si apre con le regole che faranno decollare dal prossimo anno quella che per lo stesso premier, Matteo Renzi, è la madre di tutte le semplificazioni fiscali: l’invio direttamente a casa dei cittadini della dichiarazione dei redditi. I soggetti coinvolti saranno tutti i lavoratori dipendenti, sia pubblici che privati, i pensionati e i contribuenti che percepiscono redditi assimilati al lavoro dipendente, come i collaboratori coordinati e continuativi. Una platea potenziale di 35 milioni di contribuenti, stando alle ultime statistiche pubblicate sul sito delle Finanze, ma che si potrebbe concentrare sui circa 20 milioni di persone fisiche che già oggi ricorrono al modello 730.
Nella dichiarazione precompilata, che i contribuenti riceveranno dal 2015 direttamente dai servizi telematici delle Entrate, dal sostituto d’imposta, dal Caf o dai professionisti abilitati (commercialisti, consulenti del lavoro), oltre ai dati anagrafici l’amministrazione finanziaria indicherà direttamente i dati sui redditi percepiti nel 2014, i dati sugli immobili posseduti, i contributi versati e deducibili, gli interessi passivi sui mutui, le polizze vita e i dati sui fondi pensioni. Non solo. Come detto dal 2016 saranno compilati anche i righi della dichiarazione sulle spese mediche sostenute dal contribuente e che danno diritto a detrazioni o deduzioni. Oltre ai dati già noti sul sistema tessera sanitaria, nel 2015 le aziende sanitarie locali, le aziende ospedaliere, gli istituti di ricovero e cura a carattere scientifico, i policlinici universitari, le farmacie, pubbliche e private, i presidi di specialistica ambulatoriale, le strutture per l’erogazione delle prestazioni di assistenza protesica e di assistenza integrativa, gli altri presidi e strutture accreditati per l’erogazione dei servizi sanitari e gli iscritti all’albo dei medici chirurghi e degli odontoiatri, dovranno comunicare sempre al sistema tessera sanitaria i dati relativi alle prestazioni erogate nel 2015 per consentire alle Entrate di completare il quadro degli sconti di cui ha diritto il contribuente.
Con la dichiarazione precompilata viene rivisto anche il calendario degli adempimenti. La dichiarazione a domicilio arriverà il 15 aprile di ogni anno. Per questo sono anticipati al 28 febbraio i termini per la trasmissione alle Entrate da parte di banche, istituti di previdenza, sostituti di imposta, assicurazioni e fondi pensione dei dati relativi ad alcuni oneri deducibili e detraibili sostenuti nell’anno precedente (interessi passivi sui mutui, premi assicurativi, contributi previdenziali, previdenza complementare). Tutti i dati che oggi questi soggetti inviano entro il 30 aprile di ogni anno per consentire al fisco di effettuare accertamenti e controlli. Dati che ora serviranno anche per precompilare il 730. Per il rispetto dei termini e la bontà dei dati inviata viene prevista l’applicazione di un’apposita sanzione in misura fissa, pari a 100 euro, nei casi di omessa, tardiva o errata trasmissione dei dati. Per il contribuente, che potrà comunque accettare, modificare o tornare alla dichiarazione “fai da te” , la consegna della dichiarazione al sostituto, al Caf, ai professionisti abilitati o direttamente alle Entrate, dovrà avvenire entro il 7 luglio di ogni anno.
Il Sole 24 Ore – 19 giugno 2014