L’Oie ha pubblicato una nuova Guida per la Sorveglianza Sanitaria degli Animali Terrestri (Guide to Terrestrial Animal Health Surveillance) destinata ai servizi veterinari nazionali e agli esperti di polizia sanitaria. La Guida ha lo scopo di aiutarli ad attuare e valutare i sistemi di sorveglianza delle malattie degli animali terrestri nei loro paesi. L’obiettivo della sorveglianza è fornire informazioni tempestive e pertinenti, in modo da emettere un allarme rapido nel caso in cui una malattia sia ritenuta, dagli specialisti, sufficientemente importante, consentendo ai gestori del rischio di adottare le misure necessarie per limitare la diffusione della malattia e ridurre al minimo il suo impatto. La Guida per la Sorveglianza Sanitaria degli animali terrestri è un manuale pratico sviluppato da esperti di metodi di sorveglianza internazionali, e tiene conto della complessità della gestione della salute degli animali, la diversità del regno animale e la varietà delle situazioni dei 180 Paesi membri dell’Oie.
Fornisce un quadro di riferimento per le attività di sorveglianza sanitaria gestite dai Servizi veterinari nazionali e dalle altre autorità competenti, in collaborazione con i veterinari del settore pubblico, i laboratori diagnostici, i proprietari di animali, le guardie forestali, i cacciatori e gli altri soggetti interessati.
In qualità di membrio OIE, ciascun paese si impegna a segnalare in modo tempestivo e trasparente lo salute del suo territorio in termini di malattie degli animali, comprese le zoonosi. Nel quadro del suo mandato, l’OIE diffonde le informazioni a tutti gli altri Paesi membri per consentire loro di proteggersi. Questo scambio di informazioni è basato sul sistema informativo sanitario dell’OIE, WAHIS – World Animal Health Information System, che definisce il grado di importanza degli eventi da convalidare, a fronte di un flusso costante di informazioni, la maggior parte delle quali non richiede alcuna risposta specifica.
La Guida è pubblicata in inglese e sarà presto disponibile anche in francese e spagnolo.
Fonte The Poultry Site – 7 novembre 2014