Il cammino del Governo Renzi comincia con una buona notizia sul fronte delle risorse: sono pronti per essere impiegati 20 miliardi destinati al pagamento dei debiti della Pubblica amministrazione nel corso del 2014.
Nelle passate settimane, comunica il Mef, gli uffici della Ragioneria Generale dello Stato e del Dipartimento del Tesoro hanno infatti avviato le procedure per l’utilizzo delle risorse stanziate, 19.725 milioni, per abbattere lo stock dei debiti accumulati al 31 dicembre 2012. Nel 2013 sono stati effettivamente pagati debiti della Pa per 22,4 miliardi. Ammontano all’82% delle risorse stanziate, 27 miliardi, e al 92% delle risorse erogate agli enti, pari a 24,5 miliardi di euro.
Ripartizione già a buon punto
In dettaglio, le risorse per il pagamento nel corso dell’anno dei debiti «certi, liquidi ed esigibili» della Pa a fine 2012 sono destinate agli Enti locali (2 mld); ai servizi sanitari regionali e delle Province autonome (8 mld); ai servizi non sanitari delle Regioni (4,4 mld); a rimborsi fiscali (4,0); e al Patto verticale regionale (1,3 mld). Un decreto del Ragioniere generale dello Stato del 10 febbraio scorso ha già provveduto a ripartire i primi 7,2 mld di euro a Regioni, Province autonome ed Enti locali. Il 20 febbraio sono quindi stati ripartiti tra le Regioni e le Province Autonome altri 6,4 mld di euro delle risorse stanziate per i debiti accumulati per spese collegate all’erogazione di servizi sanitari. Quanto alle risorse messe a disposizione per i rimborsi fiscali (4 mld), l’Agenzia delle Entrate ha avviato le procedure per il rimborso ai creditori. A questi importi si aggiungono ulteriori 500 milioni di euro di spazi finanziari sul patto di stabilità interno attribuiti dalla Legge di Stabilità 2014, per i quali le richieste sono pervenute entro il 14 febbraio. Entro il mese di febbraio anche queste risorse saranno assegnate agli enti interessati.
Assegnazione dei fondi completata entro la metà del 2014
La nota del ministero dell’Economia conferma l’obiettivo di erogare tutti i 20 mld di risorse disponibili per lo smaltimento dei debiti arretrati entro la prima metà dell’anno, sollecitando per questo le Regioni perchè l’intera procedura che porta all’utilizzo effettivo dei fondi possa essere chiusa in poco tempo. La procedura prevede che le Regioni presentino il piano dei pagamenti e gli atti volti a garantire la restituzione al ministero dell’anticipazione di liquidità. La documentazione passerà al vaglio dei Tavoli interistituzionali per la verifica degli adempimenti regionali, coordinati dalla Ragioneria Generale dello Stato. L’esito positivo della verifica consentirà quindi alle Regioni di essere ammesse alla sottoscrizione del contratto per ottenere l’anticipazione di liquidità.
Il Sole 24 Ore – 22 febbraio 2014