L’intervento chiarificatore del decreto Balduzzi sull’organizzazione dei Dipartimenti di prevenzione sembrava dovesse mettere fine a tante sterili discussioni. Ma evidentemente non è così. Ultima presa di posizione, in ordine di tempo, quella del coordinatore nazionale Fassid, Francesco Lucà che, intervenendo sulle rispettive attribuzione di compiti a medici e veterinari, paventa l’abolizione dei Sian e arriva ad affermare che la sicurezza alimentare “in mano ai veterinari rappresenta una scelta pericolosa per la salute pubblica”. Al comunicato Fassid ha già ben risposto Fvm nazionale richiamando i principi organizzativi delle strutture complesse in cui si devono articolare i Dipartimenti di Prevenzione, dopo l’intervento esplicativo del Decreto Balduzzi. E ribadendo come le competenze mediche siano e debbano restare dei medici e quelle veterinarie dei veterinari.
Ma nel suo comunicato il coordinatore Fassid chiama in causa il Veneto, regione in cui ricopro l’incarico di segretario regionale Sivemp ed Fvm. Lucà annovera il Veneto tra le Regioni che avrebbero “già riaccorpato o addirittura eliminato i Servizi di igiene degli alimenti e nutrizione”. Mi sento quindi in obbligo di intervenire e rassicurarlo: il Veneto con il suo Piano socio sanitario recentemente approvato non ha fatto altro che applicare la normativa nazionale. Il Pssr prevede, tra l’altro, che all’interno del Dipartimento di prevenzione delle aziende Ulss, venga istituita l’Unità di progetto della sanità pubblica veterinaria e sicurezza alimentare a cui afferiscono «i tre servizi veterinari, della sanità animale (SA), dell’igiene della produzione, trasformazione, commercializzazione, conservazione e trasporto degli alimenti di origine animale e loro derivati (SIAOA) e dell’igiene degli allevamenti e delle produzioni zootecniche (SIAPZ), nonché il servizio di igiene degli alimenti e nutrizione (SIAN), in linea con l’organizzazione regionale».
Nessuna abolizione dei Sian quindi e nessun stravolgimento della normativa vigente!
Ma qui mi preme soprattutto sottolineare che Fvm Veneto ha sempre auspicato la massima integrazione e complementarietà tra i servizi dei Dipartimenti di prevenzione che si occupano di sicurezza alimentare, pur nel rispetto delle diverse professionalità e peculiarità. Come Federazione veterinari e medici del Veneto siamo fermamente convinti della necessità della più ampia collaborazione possibile tra medici e veterinari che operano nella prevenzione primaria. Che non può essere gestita unicamente da veterinari ma neppure unicamente da medici. Siamo convinti che solo un processo integrato a 360 gradi possa garantire la massima sicurezza ai cittadini.
Sicurezza che è, e deve essere, lo ricordiamo, il nostro obiettivo prioritario.
Roberto Poggiani
segretario Fvm Veneto
Venezia, 12 gennaio 2013