di Paolo del Bufalo. Stipendi pubblici (quelli statali) si taglia. E questo l’obiettivo che il Governo intende raggiungere, facendo m modo che il tetto sia lo stipendio del primo presidente di Cassazione, 311mila euro lordi annui. E comunque che si riesca ad abbassarli anche del 25%. Sulla scia dei tagli ecco che arriva una raffica di analisi delle retribuzioni statali. La prima è della Boccom-Eief e parla chiaro: al top dei guadagni – escludendo le autorità indipendenti dove l’avvocatura dello Stato raggiunge i 274.957 euro – ci sono un pugno di dirigenti di prima fascia (quella più alta) del ministero della Salute che superano di poco i 243mila euro lordi annui. Pochi a dire la verità rispetto a quelli di altri comparti: sono “solo” 14 a toccare questo tetto, rispetto ai 349, appunto dell’avvocatura o alla presidenza del Consiglio, dove raggiungono quasi 219mila euro in 119.
Ma un record comunque tra i ministeri, visto che il secondo in classifica è il ministero dell’Interno dove 4 dirigenti arrivano a guadagnare più di 217mila euro l’anno.
Poi, a queste somme, si devono aggiungere le retribuzioni di risultato. Qui il ministero è davvero al top con 60mila euro l’anno che si aggiungono ai 243mila e fanno superare ai 14 dirigenti 300mila euro
Gli importi della retribuzione di risultato media per gli altri ministeri non superano i 43mila euro di quello dell’Interno e comunque sono mediamente assestati tra gli 11mila e i 29mila euro.
Per quanto riguarda la seconda fascia della dirigenza, la Salute è ancora in testa, ma con una media di 108mila euro e una retribuzione di risultato di 24mila, seguita dalla presidenza del Consiglio a quota 97mila, ma con una retribuzione di risultato ferma a 8mila euro. Anche per questa fascia la retribuzione di risultato della Salute è la più alta, seguita al secondo posto da quella del ministero dell’Ambiente a quota 13mila euro.
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2 aprile 2014