L’Unione europea rafforza il sistema di allarme e di risposta per fronteggiare le minacce sanitarie transfrontaliere, come il coronavirus, l’epidemia di E coli del 2011 o l’epidemia d’influenza H1N1 del 2009. E’ questo l’obiettivo della decisione approvata ieri dall’Assemblea plenaria dell’Europarlamento. La normativa, già concordata con il Consiglio, prevede un sistema di allarme rapido su scala europea e una norma per facilitare la cooperazione fra Stati membri per comprare i vaccini. In caso di crisi, sarà inoltre possibile dichiarare un’emergenza a livello comunitario. Il testo. La nota del Parlamento europeo
A fare da insegnamento l’esperienza di crisi come le epidemie di virus Escherichia coli nel 2011 e l’influenza H1N1 nel 2009, così come alle difficoltà emerse a seguito della nube di cenere vulcanica del 2010. Saranno rafforzati i meccanismi esistenti a livello europeo per migliorare il coordinamento e ridurre i tempi di risposta su scala europea.
“Questo è senza dubbio il più grande successo di questa decisione”, ha detto il relatore, Gilles Pargneaux (S&D, FR). “L’accesso ai vaccini sarà più equo, perché saranno disponibili a prezzi più equi. Questo progresso è benvenuto, in particolare per i piccoli Stati membri, che semplicemente non potevano permettersi i prezzi esorbitanti praticati durante le recenti pandemie”, ha aqggiunto. L’accordo, negoziato con il Consiglio, è stato adottato con 678 voti a favore, 21 contrari e 4 astensioni. La decisione entrerà in vigore il giorno della sua pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea.
L’acquisto in comune di medicinali e vaccini
I deputati introducono anche un sistema per consentire agli Stati membri di compiere acquisti di gruppi di farmaci, garantendo così un accesso ai vaccini più equo, poiché sarà possibile acquistarli a prezzi vantaggiosi.
Durante l’epidemia influenzale del 2009 (H1N1), gli Stati membri si sono messi in competizione uno con l’altro per procurarsi i vaccini che erano disponibili solo in quantità limitate.
Emergenza di sanità pubblica a livello europeo
Il testo introduce inoltre la possibilità di dichiarare una “emergenza di sanità pubblica” europea per accelerare l’autorizzazione dei farmaci necessari per combattere la crisi. La normativa vigente impone all’Ue di aspettare che l’Oms dichiari una situazione di emergenza internazionale in tutti i continenti. Poiché alcune epidemie recenti erano legate a ceppi virali di origine aviaria o suina, il testo mira a garantire che la preparazione e la risposta di pianificazione nei settori veterinario e umano siano interoperabili.
Indipendenza degli esperti
Il testo evidenzia che il sistema deve funzionare in modo trasparente. Quando consultati, gli esperti devono dichiarare qualsiasi interesse, diretto o indiretto, che potrebbe essere considerato pregiudizievole per la loro indipendenza
Il Sole 24 Ore sanità – 4 luglio 2013