È scattata nella notte a Nordest l’annunciata protesta di alcune sigle sindacali degli autotrasportatori nel segno di “l’Italia si ferma”.
VENETO
In regione i promotori dell’iniziativa, i cosiddetti “forconi”, tra cui i “liberi imprenditori federalisti” della Life, avevano annunciato 19 presidi: sino a questo momento, secondo la mappa disegnata dalla polstrada del Veneto i disagi sono concentrati ai caselli autostradali di Vicenza Ovest, Montecchio Maggiore (Vicenza) e Soave (Verona).
I manifestanti hanno posto di traverso i loro mezzi pesanti nei pressi degli accessi autostradali bloccando di fatto la circolazione con grossi disagi sul traffico anche sulla rete stradale ordinaria. Bloccata anche la tangenziale di Vicenza che corre parallela alla A4.
Treviso – Difficoltà nella mobilità stradale anche a Resana dove gli autotrasportatori hanno bloccato la rotatoria sulle statali 307 e 308. Sul luogo carabinieri e polizia locale. Meno preoccupante la situazione a Conegliano dove non c’è blocco del traffico e dove i manifestanti si stanno limitando a un volantinaggio sotto gli occhi di pattuglie dei carabinieri. La protesta dei Forconi nella Marca trevigiana è partita da Ponte della Priula. Da qui, snodo cruciale che unisce la destra e la sinistra Piave, il popolo dei senza partiti e senza bandiere, ieri sera alle 21 ha deciso di iniziare la sua lotta. Due gli altri blocchi più importanti: a Conegliano al casello dell’A27-A28, dove è apparso un enorme striscione: “9 dicembre 2013 l’inizio della fine”. E alla rotatoria del casello di Treviso Sud dove la mobilitazione è annunciata tra le 5.30 e le sei del mattino con conseguente e probabile blocco di tutto il nodo tangenziale-autostrada.
Belluno – Presidio alle porte di Longarone, lungo la trafficata statale di Alemagna, per i “forconi” bellunesi. Oggi intanto, altri presidi potrebbero essere attivati su Castellavazzo e Ponte nelle Alpi.
Venezia – A Portogruaro uno striscione è stato affisso nei pressi della grande rotatoria agli svincoli delle autostrade A4 e A28.
Padova – La protesta dei forconi a Padova è prevista, con volantinaggi, presìdi e blocchi stradali fin da questa mattina in corso Stati Uniti, alla rotatoria di ingresso e uscita del casello autostradale Zona industriale, ma ci potrebbero essere anche altri blocchi non annunciati ufficialmente, ad esempio alla Stanga o al casello di Padova ovest. In provincia sono annunciate manifestazioni a Cittadella, con un presidio sulla statale 53 Postumia, nei pressi del supermercato Iperlando, a Loreggia, all’altezza rotatoria sull’intersezione tra la statale del Santo vecchia e quella nuova, a Monselice, sulla rotatoria tra statale Adriatica e Padana inferiore, a Piove di Sacco, all’incrocio tra statale per Chioggia e strada Zona industriale.
FRIULI VENEZIA GIULIA
Gli agenti della Polizia stradale del Veneto e del Friuli segnalano una mezza dozzina raggruppamenti di attivisti, che stanno distribuendo volantini con i motivi della protesta.
Pordenone – E’ cominciata la lunga notte. Ed è solo la prima perché da ieri sera sono scattati i due presidi che continueranno a oltranza. Due i punti del raduno: il primo a Orcenico lungo la Pontebbana, dove si sono fermati i trattori del Cospalat, i rappresentanti della Life, padroncini e artigiani. Il secondo nel cuore cittadino, in piazza Cavour dove a “vegliare” a oltranza ci sono in particolare i commercianti. Tutti senza sigle e senza bandiere. Il rischio è che già oggi l’agitazione possa di fatto bloccare la Statale 13 creando problemi alla viabilità. Gli organizzatori “giurano” che non ci saranno atti di violenza.
LE REAZIONI POLITICHE
Il ministro Maurizio Lupi avverte gli autotrasportatori sul piede di guerra «che non hanno tra le loro ragioni nessuna richiesta presentata al governo che sia rimasta inevasa e che li giustifichi», e che «il governo si opporrà con fermezza a ogni forma di violenza per garantire sicurezza ai cittadini e tutela dei loro diritti». Ieri la possibilità di transito per tir e autocarri è stata anticipato alle 18 invece che alle 22 come di consuetudine. Rimane l’allerta anche per le minacce mafiose alle organizzazioni che non sciopereranno e che rappresentano il 95% dei camionisti. Mentre sul web rimbalzano le mappe dei blocchi questa manifestazione a Nordest appare a macchia di leopardo.
Lunedì 9 Dicembre 2013