Il Comitato tecnico scientifico ha dato l’ok alla possibilità di effettuare test rapidi nelle scuole per la sola attività di screening e a stretto giro è arrivata la circolare del Ministero. Circolare che pone precisi paletti al possibile utilizzo dei test antigenici rapidi, specificando che il test molecolare rimane tuttora il test di riferimento per la diagnosi di SARS-CoV-2 e che i test antigenici rapidi su tampone naso-faringeo possono essere utili in determinati contesti, come lo screening rapido di numerose persone. LA CIRCOLARE
Tutto ciò tenendo presente la possibilità di risultati falso-positivi (per questo i risultati positivi al test antigenico vengono confermati con il test molecolare) e di falso-negativi (la sensibilità del test non è certo pari al 100%).
“L’utilizzo di tale tipologia di test in ambito scolastico, anche considerando i possibili limiti nelle caratteristiche del test, potrebbe accelerare la diagnosi di casi sospetti di COVID-19 consentendo una tempestiva diagnosi differenziale nei casi sospetti tra sindrome influenzale e malattia da SARS-CoV2” scrive il direttore generale del Minsalute Giovanni Rezza.
Disco rosso invece ai test antigenici e molecolari su campioni di saliva che, allo stato attuale delle conoscenze, difficilmente si prestano allo screening rapido di numerose persone.
Nel frattempo arriva anche il via libera, da parte del Commissario Straordinario per l’emergenza Covid, Domenico Arcuri, alla Richiesta pubblica di offerta per la fornitura di 5 milioni di test rapidi destinati “alla rilevazione qualitativa di antigeni specifici di SARS-CoV-2 presenti su tampone nasofaringeo o campione salivare”.
La procedura, avviata su richiesta del Ministro della Salute e condivisa nei contenuti dal Comitato Tecnico Scientifico, è stata pubblicata sui siti istituzionali della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Commissario straordinario per l’emergenza Covid-19 – e del Ministero della Salute. Le offerte dovranno essere presentate entro le ore 18.30 di giovedì 8 ottobre 2020.
“L’offerta dovrà comprendere il trasporto della fornitura in tutto il territorio italiano a carico del Fornitore e dovrà essere effettuato con veicoli idonei al trasporto di tale materiale nei luoghi indicati. Si richiede, inoltre, di indicare la disponibilità a fornire in comodato d’uso gratuito, qualora necessari, un sufficiente numero di macchinari, presso i siti di distribuzione indicati dall’Ente aggiudicatore, per la somministrazione dei test consegnati” precisa la richiesta pubblica di offerta.
(a cura della redazione Sivemp Veneto)