Il Governo nella riunione di ieri sera ha deciso di costituirsi innanzi alla Corte costituzionale nei confronti della legge della Regione Veneto numero 31/2012 in materia di addestramento e benessere dei giovani cani
Continua la lotta infinita tra il governo e la Regione di fronte alla Corte costituzionale. Stavolta, a finire stritolata nel braccio di ferro tra Roma e Venezia è la legge sul benessere dei giovani cani, approvata ad inizio agosto in consiglio, non senza qualche ironico accenno, visto che prevede il diritto dei cuccioli «ad una esistenza compatibile con le proprie caratteristiche biologiche, fisiologiche ed etologiche», disciplinandone «le attività di movimento» sul suolo Veneto. Secondo il governo, la legge violerebbe il riparto di competenze in materia di caccia.
Il Governo nella riunione di ieri sera ha quindi deciso di costituirsi innanzi alla corte costituzionale nei confronti della legge della Regione Veneto numero 31/2012 in materia di addestramento e benessere dei giovani cani. Secondo quanto riportato dal comunicato di Palazzo Chigi «la legge della Regione Veneto n. 31 del 10/08/2012 “Norme regionali in materia di benessere dei giovani cani” contiene alcune disposizioni in materia di addestramento dei cani che contrastano sia con l’articolo 117, secondo comma, lett. s), della Costituzione sia con l’art. 117, terzo comma, della Costituzione che riserva allo Stato i principi in materia di tutela della salute”. Aspettiamo di leggere il contenuto dell’impugnazione e le motivazioni precise.
7 novembre 2012