Il latte era stato acquistato all’Auchan di corso Romania. La piccola intossicata ha 9 mesi. Denunciati due manager
È vero, sarebbe stato meglio che mamma e papà avessero controllato la scadenza del latte prima di acquistarlo, ma quella confezione – scaduta da quasi un mese – ha fatto stare così male la loro bambina da dover ricorre alle cure dell’ospedale.
Inevitabile una denuncia, a cui è seguita un’inchiesta da parte del procuratore Raffaele Guariniello contro l’Auchan di corso Romania dov’è stato venduto il latte Plasmon incriminato. Due manager del colosso della grande distribuzione francese sono stati indagati per lesioni colpose e commercializzazione di sostanze pericolose per la salute. La bimba intossicata, che ha 9 mesi, un’ora dopo aver ingerito il latte ha iniziato a piangere a dirotto, colpita da violenti attacchi di vomito e dissenteria.
Una corsa al pronto soccorso del Maria Vittoria ha contribuito a migliorare le sue condizioni di salute. Ma i genitori hanno deciso di segnalare l’episodio alla magistratura: l’acquisto è avvenuto il 28 agosto scorso, e la scadenza del latte era il 31 luglio. Il guaio, peraltro, è che non si è trattato di un caso isolato. La polizia giudiziaria del pm Guariniello ieri pomeriggio è andata a svolgere una serie di controlli tra gli scaffali dell’Auchan. Ed è spuntata fuori un’altra scatola di latte liquido per neonati scaduta. Stavolta si tratta dell’Aptamil Milupa (prodotto dall’olandese Nutricia), scaduto il 15 agosto.
Due distrazioni per chi è addetto alla verifica delle merci opposte ora nel mirino della procura. Che già cinque mesi fa, a dir il vero, aveva dovuto fare i conti con un problema all’Auchan di corso Romania. Lo scorso aprile il pool di Guariniello ha avviato un’indagine sulla carne equina taroccata in vendita nello stesso ipermercato. Anche in quella circostanza due manager vennero iscritti nel registro degli indagati. Due i reati ipotizzati: frode in commercio e commercializzazione di sostanze pericolose per la salute.
Si tratta dell’amministratore delegato di Auchan Italia e del direttore dell’ipermercato di corso Romania. All’epoca i test eseguiti dall’Istituto zooprofilattico di Torino rilevarono in alcuni campioni la presenza di listeria monocytogenes, un batterio pericoloso per la salute. Quella volta l’inchiesta di Guariniello sulla tritata di pollo, bovino e maiale venduta al posto della carne di cavallo era partita dopo i controlli effettuati dall’istituto zooprofilattico.
Nessuno però aveva accusato malesseri particolari o, comunque, non ne era arrivata notizia a investigatori e inquirenti. Il latte avariato invece ha nuociuto alla salute della piccola che lo ha bevuto. Di qui l’ipotesi di lesioni colpose. Forse una maggiore attenzione dei genitori della bambina avrebbe evitato il disagio, ma, secondo la pubblica accusa l’Auchan ha il dovere di monitorare rigorosamente la durata del periodo di consumazione dei prodotti in vendita
Lastampa.it – 11 settembre 2011