Da ministro «è stato umiliante» firmare per autorizzare il «premio massimo» per tutti i dirigenti del ministero. Lo ha detto la titolare del dicastero del Lavoro, Elsa Fornero, nel corso di un’audizione al Senato.
«Che tipo di selezione c’è se tutti hanno il massimo? — si è domandata —. Mi è stato detto che questi erano gli indicatori dati nell’anno precedente e che quindi potevo solo ratificare». Fornero ha aggiunto di aver più volte chiesto al ministro per la Pubblica amministrazione, Filippo Patroni Griffi, di intervenire: «Patroni Griffi — ha concluso — mi ha assicurato che sarebbe intervenuto». In realtà è da tempo che nella pubblica amministrazione si è abbandonata l’idea che la retribuzione possa essere differenziata dividendo i lavoratori nelle tre fasce di merito ideate dall’ex ministro Renato Brunetta. L’applicazione di quelle fasce fu sospesa dallo stesso governo Berlusconi e rinviata alla nuova tornata contrattuale. Tornata che non c’è mai stata, visto il blocco della contrattazione che vige nel pubblico impiego. Resta inspiegabile, come dice Fornero, che tutti i 188 dirigenti, valutati con i vecchi criteri, siano stati promossi a pieni voti.
Corriere della Sera – 7 novembre 2012