A 4 mesi dalla delibera di riorganizzazione della direzione generale sanità e politiche sociali della Regione Emilia Romagna, che ha soppresso il Servizio Veterinario e Igiene Alimenti regionale, non esiste una nuova organizzazione nè si è avuta alcuna risposta alla richiesta del SIVeMP che, in un incontro di fine agosto, esprimendo tutto il proprio sconcerto per il nuovo assetto, aveva chiesto la creazione di un ambito veterinario dotato di autonomia funzionale e organizzativa riconosciuto sia dal territorio che dagli altri enti (Ministero, altre Regioni), che potesse successivamente essere ricoperto da adatta figura.
Lo sconcerto aumenta anche in considerazione del fatto che, a seguito della nomina dell’Assessore Venturi a Coordinatore degli assessori regionali alla Sanità in seno alla conferenza delle Regioni e delle Province autonome, spetta alla Regione Emilia Romagna il coordinamento dei Servizi Veterinari degli Assessorati regionali nell’ambito della VIII Commissione salute della Conferenza.
Il testo della lettera del SIVeMP Emilia Romagna ai vertici della sanità regionale
Con delibera n°628 del 29 maggio 2015 è stato soppresso il Servizio Veterinario e Igiene Alimenti della Regione Emilia Romagna con decorrenza 15 luglio. Tale soppressione ha provocato enorme sconcerto nella categoria che abbiamo manifestato alle S.V. nel corso di un incontro il 24 agosto scorso.
Tale sconcerto riguarda anche il fatto che la soppressione sia stata disposta nei confronti del solo Servizio Veterinario, mentre nulla si dice degli altri due Servizi del Dipartimento di Sanità Pubblica che risultano quindi ancora esistenti.
In tale incontro si è chiesto la creazione di un ambito veterinario dotato di autonomia funzionale ed organizzativa riconosciuto sia dal territorio che dagli altri enti ( Ministero, altre Regioni), che potesse successivamente essere ricoperto da adatta figura.
Inoltre si deve constatare che a più di 4 mesi dalla delibera non c’è una nuova organizzazione. Il disorientamento degli operatori è notevole e aumenta col passare dei giorni. Tanto più in questo momento nel quale la Regione Emilia Romagna presiede il Tavolo Interregionale della Sanità.
Nonostante l’ impegno da parte delle S.V. di un nostro coinvolgimento, nessun riscontro si è avuto successivamente all’incontro del 24 agosto. Dobbiamo quindi ritenere che il metodo della decisione unilaterale, di cui la delibera n° 628 è un esempio, sia la prassi di questa Amministrazione.
La segreteria regionale
14 ottobre 2015