Allarme alto sul latte. L’Italia dopo tre anni a zero multe rischia di dover pagare una bolletta salata a Bruxelles per lo sforamento della quota produttiva fissata in 10 milioni e 883mila tonnellate . Da mesi si rincorrono gli appelli agli allevatori del ministro delle Politiche agricole, Mario Catania, per frenare la produzione di latte. Coldiretti: surplus di 150mila tonnellate. Qualche giorno fa la Coldiretti, in base agli ultimi dati dell’andamento della produzione 2012-2013 aveva rilevato un aumento del 2% rispetto alla campagna precedente con un surplus di 150mila tonnellate, pari a una sanzione di 40 milioni. Un dato su cui concorda anche il ministro Catania che oggi da Bruxelles dove partecipa al Consiglio dei ministri agricoli Ue, è tornato sulla spinosa questione.
Il ministro è convinto che se i produttori corrono ai ripari la multa si può ancora evitare. L’unica possibilità è non superare la quota individuale.
«È fondamentale evitare – ha dichiarato – l’applicazione delle sanzioni, siamo ancora in tempo per farlo se i produttori fanno una correzione nei volumi di produzione in questo finale di campagna. Sappiano che probabilmente non ci saranno possibilità di compensazioni con produttori rimasti sotto quota». La Stabilità riattiva i prelievi forzosi degli arretrati
La questione latte resta dunque calda. Una frangia di allevatori infatti deve ancora saldare i debiti con la Ue e una recente relazione della Corte dei Conti ha richiamato alla necessità di far rispettare le regole per coprire la quota (1,7 miliardi) già versata dallo Stato italiano alla Ue e che ora deve essere iscritta in bilancio. Intanto la legge di Stabilità ha riattivato le procedure per i prelievi forzosi delle somme non pagate dagli allevatori.
A fianco di Agea possono operare anche Guardia di Finanza ed Equitalia. E già dall’Agea sono partite le prime 700 lettere per avviare i procedimenti di revoca delle nuove quote assegnate in base alla legge 33/2009 che stabiliva però l’obbligo per chi riceveva nuovi ticket produttivi di saldare tutti gli arretrati. Pena la revoca delle nuove quote. I debiti coinvolgono un migliaio di allevatori Il ministro ritiene comunque che “per i produttori che ancora sono in pendenza sul pagamento delle multe, circa un migliaio, c’è ancora la possibilità, se loro lo vogliono, di trovare una soluzione per inserirsi in una rateizzazione».
A riaccendere le polemiche la perquisizione alla lega Nord Intanto a riaccendere le polemiche è intervenuta anche la magistratura con una perquisizione, le settimane scorse, nelle sedi della Lega nord in Piemonte e Lombardia . Nessun commento sull’indagine da parte del ministro che ha però detto:«Ci sono già almeno due sentenze a Milano e in Piemonte che hanno ben messo in luce il meccanismo di evasione del prelievo preordinato da alcuni operatori del settore. Mi auguro, e sono sicuro che sarà così, che la procura di Milano continui questa opera di accertamento nei prossimi mesi».
Annamaria Capparelli – Il sole 24 Ore – 29 gennaio 2013