Decreto sui costi della politica locale e decreto sviluppo, legge elettorale e taglio delle Province. Ma anche la delega fiscale. Il tutto nel bel mezzo della sessione di bilancio, con la legge di stabilità 2013 destinata a inglobare le semplificazioni, e non solo.
Mentre sta per arrivare anche il decreto Ilva e chissà se il consueto milleproroghe di fine anno. Per il Senato, finito sotto assedio, iniziano domani giornate di fuoco. Il grande ingorgo di fine legislatura, infatti, rischia di trasformarsi in una semiparalisi dei lavori parlamentari, ormai diventati una giostra.
È a palazzo Madama che questa settimana si svolgono le ultime partite decisive. Con la Camera alla finestra, in attesa di ricevere in eredità dal Senato tutti i provvedimenti e i decreti, in più casi ormai a un passo dalla scadenza. Intanto la Camera promette (per questa settimana) di lavorare dal lunedì al venerdì. I parlamentari potrebbero dover faticare fin sotto l’albero di Natale, e magari anche dopo, il 27 e 28 dicembre. Come farà anche il Senato.
Il calendario di questi giorni a palazzo Madama è proibitivo. Domani ci sarà la fiducia sul Dl 174 sui costi della politica locale, poi dovrebbe arrivare dalla commissione Industria il Dl 179 sullo sviluppo, che sarà votato tra mercoledì e giovedì sempre con la fiducia: il primo scade domenica 9 e deve tornare a Montecitorio, il secondo il 18 dicembre e deve andare a Montecitorio per la prima volta. Indispensabile che entrambi arrivino alla Camera con un testo blindato, altrimenti la decadenza sarebbe pressoché sicura.
Ma non basta. Perché sempre al Senato in settimana è attesa in aula la legge elettorale, se i partiti si accorderanno: più giorni passano, più dovremo dimenticarci l’addio al porcellum. Senza dire del Dl 188 di riordino (taglio) delle Province (scade il 5 gennaio e dal Senato dovrà poi transitare alla Camera), forse il più in pericolo. E se per la legge di stabilità (che tornerà a Montecitorio) non è stata ancora indicata la data di arrivo in aula a palazzo Madama, restano intatte tutte le incertezze anche per la delega fiscale, di nuovo in commissione Finanze, anche se in questi giorni potrebbe ricomparire nel calendario d’aula.
In attesa di ereditare il sospeso, la Camera da oggi si attrezza altrimenti. Vanno al voto finale i Ddl su professioni non regolamentate, Corte penale internazionale, messa alla prova, revisione dello strumento militare. Poi dalla prossima settimana è già in calendario il rush sul decreto sviluppo. L’antipasto di quello che potrà accadere da metà mese in poi e fin dopo santo Stefano. Magari fino a Capodanno. Chissà se anche dopo l’Epifania.
Il sole 24 ore – 3 dicembre 2012