Erano circa le 11 di ieri mattina quando un uomo è arrivato davanti alla sede dell’Asl, ha fermato lo scooter, ha impugnato la pistola e ha esploso una raffica di colpi verso un’auto parcheggiata. Lunotto distrutto e fori nel cofano, poi la fuga lungo via Calastro, la strada che attraversa la zona sud di Torre del Greco. L.A, veterinario responsabile dell’Unità operativa veterinaria, proprietario della vettura, era nel suo ufficio quando ha sentito i 5 o 6 colpi di arma da fuoco esplodere in strada. Con i colleghi si è precipitato fuori: la sua auto era crivellata di fori, tanto che erano danneggiati anche l’interno e la tappezzeria. Un raid durato pochi attimi che suona chiaramente come un avvertimento. Tanto più grave se si ripercorre la lunga serie di attentati di cui L.A è stato vittima: nel 2006 la sua auto fu incendiata sotto casa.
Fino al 2009 per ragioni di sicurezza fu trasferito. Ma dopo il suo ritorno un nuovo attentato nel 2010: in questa occasione solo l’intervento pronto del veterinario salva la vettura parcheggiata sotto casa che qualcuno ha cosparso di benzina e incendiato. Nello stesso anno un operatore economico, dopo un controllo, lo minaccia in ufficio. L.A ha sempre denunciato le intimidazioni subite ma le indagini non hanno portato scoprire i colpevoli.
Ora sono in corso le indagini e gli agenti del commissariato di Torre del Greco stanno ascoltando decine di persone. Caccia anche alle immagini delle telecamere presenti in zona nella speranza di incastrare immediatamente l’autore del raid di fuoco.
Questo gravissimo ed ennesimo attentato a un veterinario in servizio, costretto a difendersi da una vera e propria persecuzione, segna, se possibile, un innalzamento del livello del fenomeno delle intimidazioni ai veterinari pubblici. Il Sivemp, nell’esprimere tutta la propria solidarietà al collega, auspica che la ripresa dell’attività dell’Osservatorio sulla sicurezza degli operatori e sull’attività di medicina veterinaria pubblica, convocato per il 2 ottobre, possa finalmente affrontare concretamente ed efficacemente l’intollerabile fenomeno delle intimidazioni ai danni dei veterinari impegnati a garantire elevati standard di sicurezza alimentare, sanità e benessere animale.
25 settembre 2012 – riproduzione riservata