Intervento della Regione per fronteggiare l’aumento di malati e sostenere la prevenzione al cancro. Robusta iniezione di personale. La Regione ha autorizzato l’Istituto oncologico veneto ad aumentare la dotazione organica di ben 41 figure professionali con conseguente incremento dei fondi contrattuali per sostenere i maggiori oneri derivanti dalle nuove assunzioni.
L’aumento delle attività di lotta e prevenzione al cancro, l’incremento dei malati, delle dotazioni strutturali e dei posti letto ha richiesto, all’Ospedale Busonera, una maggiore forza lavoro.
L’Unità operativa di Oncologia medica acquista tre specialisti, tre infermieri e tre operatori socio-sanitari per far fronte alla crescita delle azioni di supporto alla rete oncologica regionale, alla gestione centralizzata di terapie costose indirizzate ai pazienti della Regione, nonchè all’incremento del numero dei pazienti che necessitano di attività assistenziali di base riorganizzando la turnistica nelle degenze. La Chirurgia senologica riceve un nuovo medico di chirurgia generale, in Anestesia arrivano due camici bianchi, nelle sale operatore e nelle degenze dodici nuovi infermieri e quattro operatori socio-sanitari, questo per rispondere all’attivazione di 32 posti letto di chirurgia, suddivisi in 6 posti per week surgery (la chirurgia dal lunedì al venerdì, reparto chiuso il week-end), 2 per day surgery (chirurgia di giorno), 24 per degenza ordinaria, ripartiti per attività assistenziale (alta, media e bassa). In Radioterapia giungono quattro nuovi tecnici sanitari e due infermieri: il pieno utilizzo delle due attrezzature esistenti oltre alla nuova attrezzatura da predisporre nella nuova Medicina nucleare implica una maggiore forza lavoro. Novità anche in Radiodiagnostica oncologica che si arricchisce di un medico, un infermiere, un operatore socio-sanitario, un tecnico (motivazione: il trasferimento presso l’ospedale Busonera delle degenze di chirurgia e oncologia prevede che l’attività venga espletata su 7 giorni lavorativi anziché su 5 con estensione dell’orario di apertura diurno per ridurre i tempi di degenza e di attesa).
Si rimpolpano anche i servizi ambulatoriali: in Terapia del dolore e cure palliative arrivano un medico, un infermiere e un operatore sanitario. I maggiori oneri ai quali farà fronte lo Iov dovranno essere compensati dalla minore spesa che sosterranno complessivamente le aziende sanitarie del Veneto a seguito della rideterminazione delle dotazioni organiche attivate sulla base delle linee guida, emanate dalla Giunta entro la fine del 2013, tenuto conto della definizione delle dotazioni standard di personale.
Federica Cappellato – Il Gazzettino Padova – 18 aprile 2013